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Coronavirus, Campania: medici di base possono curare i pazienti a casa

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Regione Campania prepara un piano per assistere i malati di coronavirus direttamente a casa, con possibilità di prescrivere farmaci.

La regione Campania ha stabilito un piano di assistenza domiciliare per i pazienti Covid-19: i medici di base possono prestare assistenza a casa e prescrivere farmaci contro il coronavirus. Il paziente però non può recarsi in farmacia a ritirare i farmaci, ma saranno consegnati a casa direttamente dal servizio dell’Asl. Questa prassi verrà applicata a tutti i malati non gravi, che non necessitano di ospedalizzazione. Con l’inizio della Fase 2, la regione Campania ha riscontrato l’aumento dei contagi positivi, anche se lieve, relativo al rientro in regione.

Campania, pazienti coronavirus curati a casa

Il piano sarà operativo nei prossimi giorni in tutta la Campania e prevede la possibilità per i medici di base di fare visite a casa ai pazienti positivi al coronavirus. Prima queste visite erano limitate ai soli casi urgenti, come spiega Pina Tommasielli, referente della medicina territoriale dell’Unità di crisi della Regione Campania: “Finora, l’assistenza domiciliare dei pazienti non gravi avveniva soprattutto attraverso il triage telefonico, adesso, invece, il medico di famiglia potrà andare a fare più spesso le visite a casa, prima limitate a casi urgenti. Sarà l’Asl a fornire tutti i dispositivi di protezione, dalle tute alle mascherine.”

Per ricevere le cure a casa, è necessario prima un tampone che accerti la positività al coronavirus. In secondo luogo, il medico stabilirà se il paziente necessita di ospedalizzazione. Infine, il medico di base dovrà assicurarsi che è possibile condurre correttamente l’isolamento del paziente all’interno dell’abitazione. Una volta accertate questa condizioni, il medico potrà iniziare a visitare il paziente direttamente a casa.

Il medico di base potrà prescrivere medicinali adatti per la cura del coronavirus, ma il paziente non può andare a ritirarli in farmacia. Il servizio farmaceutico dell’Asl si occuperà di portare i medicinali prescritti direttamente a casa del paziente, per rispettare l’isolamento ed evitare nuovi contagi. In caso di necessità, medici e Asl possono farsi affiancare dalle Usca, cioè dalle Unità Speciali di Continuità Assistenziali, attive su tutto il territorio.