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Le linee guida per le riaperture delle Regioni: il testo

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Il documento con il testo integrale delle linee guida per le riaperture delle Regioni. Conte: "Camminiamo insieme".

In un documento le Regioni hanno stilato le linee guida per le riaperture. Le stesse entreranno in vigore da lunedì 18 maggio quando si entrerà ufficialmente nel secondo ‘capitolo’ della fase 2. Trovato l’accordo con il Governo Conte nella serata di venerdì 15 maggio. Tutti contenti. Anche il Premier che annuncia: “Camminiamo insieme per uscire da questa gravissima crisi”. E così dalla Lombardia alla Calabria, passando per il Veneto e la Sicilia, tutti da lunedì 18 maggio potranno riaprire. Festeggiano i titolari di bar, ristoranti, parrucchieri, attività produttive. Anche se dovranno seguire delle rigide linee guida. E il testo realizzato dalle Regioni ne indica diverse.

Linee guida delle Regioni per le riaperture

Tra le linee guida delle Regioni per le riaperture, molto rigide risultano quelle previste per bar e ristoranti. Anzitutto, ok ad accesso tramite prenotazione nei locali con posti a sedere; andrà assicurato un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro. La distanza si può ridurre – in favore di maggiori coperti – solo con barriere in plexiglass tra i diversi tavoli. Inoltre, ove non sono previsti coperti sarà possibile dare accesso a un numero limitato di clienti per volta. Le Regioni, nelle loro linee guida, privilegiano l’utilizzo degli spazi esterni.

Addio ai buffet per bar, ristoranti e pizzerie. E nei menù, come riportano le linee guida, si dovrà: “Favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre liste in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacee a perdere”.

Parrucchieri ed estetisti

Le linee guida delle Regioni riguardano anche parrucchieri, barbieri ed estetisti. Anzitutto per chi deciderà di riaprire dal 18 maggio bisognerà attuare la politica della prenotazione obbligatoria, oltre a un tempo limitato per il cliente all’interno del salone. Si richiamano nel documento le norme di sanificazione dei locali e di tutte le buone regole per evitare il contagio. Persiste il distanziamento sociale – pari a un metro – tra le singole postazioni di lavoro che fra i clienti. Le mascherine dovranno essere indossate per tutto il tempo del servizio, almeno che non si tratti di pulizia viso e dovrà tenere il dispositivo solo l’artigiano. L’operatore, inoltre, dovrà indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola. Nelle linee guida delle Regioni è fatto divieto assoluto per sauna, bagno turco e vasche idromassaggio.

Cosa cambia per uffici aperti al pubblico

Cambiano le regole anche per gli uffici aperti al pubblico: i clienti dovranno essere muniti di prenotazione e contemporaneamente si consentirà solo a un numero limitato di clienti. L’area di lavoro sarà delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio ove fosse possibile. Nelle aree comuni e di attesa dovranno esservi gel disinfettanti, mentre per le riunioni si favorirà la modalità telematica. Qualora fosse impossibile, dovrà essere garantito il rispetto del mantenimento della distanza sociale di almeno 1 metro. Inoltre, se la riunione dovesse durare a lungo, è obbligatoria la mascherina.

Gli alberghi

Le Regioni, nel loro documento sulle linee guida, hanno pensato anche alle strutture ricettive. Dal 18 maggio gli alberghi potranno riaprire. Ma con regole ferree: ospiti sempre con mascherine, mentre lo stesso dispositivo per i dipendenti della struttura sarà obbligatoria sempre quando c’è la presenza di un cliente. Il distanziamento sociale negli alberghi dovrà essere garantito in tutte le aree comuni e andrà favorita una diversificazione delle aree di ingresso e uscita nelle strutture ricettive. Barriere fisiche, ove possibile, per l’area reception e si raccomanda di favorire la modalità di pagamento telematica.

Come riaprono le palestre

Le linee guida delle Regioni pensano anche alle palestre. Nel documento si legge: “Organizzare gli spazi in spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno un metro, anche regolamentando l’accesso agli stessi. Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: o almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica, e almeno 2 metri durante l’attività fisica”. Inoltre, previsto obbligo di igienizzarsi le mani a ogni ingresso e uscita e sarà compito del responsabile di sala garantire la pulizia dei singoli attrezzi dopo l’utilizzo da parte dei clienti. Vietati gli attrezzi che non possono essere disinfettati e particolare riguardo all’areazione degli spazi chiusi.

Le spiagge

In vista dell’estate – e di una forte crisi del settore turismo – le Regioni puntano molto sul capitolo spiagge. Come cambiano con la fase 2? Nelle linee guida degli enti locali si prevede il divieto assoluto di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti. Ok agli sport individuali con rispetto del distanziamento sociale, mentre per gli sport di squadra sarà necessario rispettare le disposizioni governative. Bisognerà garantire una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia. Lettini, sedie e sdraio dovranno avere una distanza di almeno 1,5 metri.