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Fase 2, sindaco di Venezia: "Il virus ha spazzato via i turisti cafoni"

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Convinto che il coronavirus abbia allontanato da Venezia i turisti cafoni, il sindaco Brugnaro prepara una nuova fase dell'accoglienza.

Dopo più di due mesi di lockdown, serviti secondo il sindaco a “spazzare via i turisti cafoni“, Venezia si prepara ad una nuova accoglienza. Tanto più che a partire da lunedì 18 maggio 2020 saranno consentiti gli spostamenti all’interno della propria regione di residenza senza alcuna limitazione così come l’apertura delle attività commerciali.

Il sindaco di Venezia sui turisti

Nonostante sia uno dei luoghi italiani più ambiti dal turismo nazionale e internazionale, il primo cittadino della città sull’acqua si è detto ottimista sulla ripartenza. Confortato dal fatto che l’epidemia ha eliminato i cosiddetti turisti mordi e fuggi, cialtroneschi e “che volevano capire in un giorno la complessità di questa città“, ora si appresta ad una nuova fase di accoglienza che a suo dire c’è stata solo in altri periodi storici.

Non solo positività e ottimismo però: bar e ristoranti hanno infatti criticato le nuove disposizioni di sicurezza per riaprire i battenti, a loro dire troppo restrittive e che rischiano di comportare costi troppo alti. Lo storico Harry’s Bar per esempio non aprirà il 18 maggio. Questo quanto dichiarato dal proprietario Arrigo Cipriani: “Quello che manca ancora a Venezia è la popolazione. Le città sono fatte di pietre e di cittadini. Qui ci sono le pietre, che parlano di un passato straordinario, di un passato spirituale“.

Gli esercenti di Venezia non sono però stati gli unici a esprimere rimostranze nei confronti delle linee guida anti contagio. Quelli di Milano sono anche scesi in piazza a manifestare e protestare.