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Decide di pagare un caffè al bar 50 euro: "È il minimo che possa fare"

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Con un gesto di estrema solidarietà un dipendente pubblico a Marsala ha deciso di pagare 50 euro un caffè.

Un dipendente pubblico decide di pagare un caffè 50 euro. Succede a Marsala, in Sicilia, lunedì 18 maggio, ovvero nel giorno in cui tutte le attività produttive in Italia hanno riaperto i battenti dopo due mesi di chiusura forzata a causa dell’emergenza Coronavirus. Il dipendente statale ha motivato il gesto, di estrema solidarietà, ammettendo di essere in una posizione privilegiata in questo periodo: a differenza dei piccoli imprenditori, infatti, lo stipendio a fine mese non gli è mai mancato neanche in questi sessanta giorni.

Marsala, paga un caffè 50 euro

A rendere nota la notizia di un dipendente pubblico – cliente abituale di un bar sito in via Roma a Marsala – è stata la stessa cassiera dell’attività commerciale, il Bar Moon. Il protagonista di questo simpatico e bellissimo gesto, infatti, sarebbe un cliente abituale del bar, che a Stefania, stupita, ha detto: “Tieni pure il resto. Siete rimasti chiusi 50 giorni. È il minimo che io possa fare. Sono una persona fortunata. Ho uno stipendio da dipendente pubblico che è pagato dalle tasse che anche tu versi, a domani”.

A Marsala, dunque, un caffè viene pagato 50 euro. Insomma, alcuni clienti hanno capito quali e quante sono le difficoltà per i bar, ristoranti e pizzerie che in questi mesi, dopo esser stati chiusi già per 60 giorni, dovranno fare i conti con ulteriori problemi. Come noto, infatti, da lunedì 18 maggio queste attività commerciali hanno riaperto ma con grosse limitazioni. E con un abbattimento del personale da servire a causa dello smart-working e di chi decide di continuare a restare a casa. Perché l’emergenza Coronavirus non è certo un vecchio ricordo…