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Una madre: "Mia figlia disabile abbandonata dalla scuola, bocciatela"

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"Mia figlia disabile abbandonata dalla scuola, bocciatela", l'appello di una madre preoccupata per il futuro della sua bambina.

La mamma di Beatrice, una bambina di 10 anni affetta da una grave forma di epilessia farmacoresistente che ne ha compromesso anche le capacità cognitive, ha scritto una lettera pubblicata dal Corriere della Sera nella quale, rivolgendosi alla Scuola Primaria Antonio Scarpa di Milano frequentata dalla piccola, chiede che sua figlia venga bocciata in quanto nessuno dalla scuola elementare in questi mesi ha provato a garantirne il diritto allo studio.La sua scuola l’ha abbandonata. Se viene promossa in quinta elementare non riuscirà a recuperare le lacune accumulate”, ha affermato la mamma. Beatrice usufruisce di un Piano Educativo Individuale (PEI), ha un insegnante di sostegno in classe e un’educatrice per aiutarla nelle autonomia personali: la scuola non ha mai contattato la mamma per fare modifiche al piano educativo, dato l’isolamento allora in corso.

“Mia figlia disabile abbandonata dalla scuola”

La mamma della bambina disabile spiega poi come sua figlia sia stata esclusa da ogni tipo di attività e, malgrado le diverse richieste fatte pervenire alla scuola, nessuno si sarebbe preoccupato di Beatrice, abbandonata ad un isolamento di cui non ha nessuna colpa. “Ci sono state inviate dall’insegnante di sostegno delle schede – scrive la mamma della bambina – che abbiamo cercato di far compilare a Beatrice, ma che non ci è mai stato chiesto di restituire sia per compensare la bambina dell’impegno che, nel contempo, per offrire ai suoi insegnanti un qualche elemento di valutazione. Anzi a mia esplicita richiesta, mi è stato detto che non era necessario restituirle. Beatrice lo ha capito che quel lavoro non interessava ai suoi insegnanti e non ha più voluto farlo”.

“A nulla sono valse le richieste che ho rivolto all’insegnante di sostegno per sollecitare un contatto tra Beatrice e i suoi insegnanti curricolari – continua la mamma che poi conclude – E a nulla sono valsi i tentativi di affrontare la questione con il dirigente scolastico che ha sempre rifiutato di darmi le informazioni che mi sono dovute e, in particolare, sulla base di quali criteri e rispetto a quali obiettivi Beatrice avrebbe dovuto essere valutata”.