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Omicidio Luca Sacchi, sapeva della droga: i messaggi

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Durante il processo sull'omicidio di Luca Sacchi è emerso che il giovane fosse a conoscenza del piano per la consegna della droga.

Risvolto inaspettato al processo per l’omicidio di Luca Sacchi: il giovane era a conoscenza del piano per lo scambio della droga. Questo aspetto troverebbe conferma anche nei messaggi che il giovane si sarebbe scambiato con la fidanzata, Anastasiya, cinque giorni prima dell’omicidio. Luca Sacchi, dunque, era a conoscenza dello scambio di droga (15 chili per 70.000 euro) tanto che l’incontro era programmato da diversi giorni. A conferma di ciò risultano le analisi delle celle telefoniche degli smartphone di Luca Sacchi e Anastasiya e alcuni messaggi che si sono inviati a vicenda qualche giorno prima della tragica notte in cui Valerio Del Grosso ha sparato il colpo di pistola che ha ucciso Luca.

Processo sull’omicidio di Luca Sacchi

Come emerso dal processo sull’omicidio di Luca Sacchi, infatti, cinque giorni prima dell’agguato le celle telefoniche dei due cellulari sono state agganciate a Casal Monastero, dove vivono Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. Inoltre, in una conversazione tra Luca e Anastasiya, il ragazzo fa riferimento a un ‘piano’. In una serie di messaggi del 19 ottobre, la vittima contatta la fidanzata chiedendole di attenersi ai piani: “Spero tu faccia come mi hai detto se no ti meno, se scopro che hai fatto le cose senza di me…”.

Nello scambio di messaggi tra Luca Sacchi e la fidanzata emerge anche il ‘disperato’ tentativo del ragazzo di convincere la amata a cambiare vita: “Penso che io e te non siamo come loro. Loro sono come dire più randagi rispetto a noi – si legge in un messaggio riportato in occasione del processo sull’omicidio di Luca Sacchi -. Noi possiamo avere una vita molto più tranquilla per le carte che abbiamo. Loro non hanno la nostra situazione, secondo me. Lavorarci sì, ma viverci insieme come una piccola famiglia no. Lui è uno spacciatore di discreto livello e la polizia è il problema minore. Per lui noi siamo super puliti. E non capisco perché tu vuoi andarci a vivere. Tipo due mesi fa eri diversa, mi pari matta”.

I messaggi

Anastasiya però non è mai stata dello stesso avviso di Luca Sacchi: “Amore, io se sto a casa mia, lascia sta che tantissimo sono stata da te, anzi sempre negli ultimi tempi, io un altro anno a casa con loro in questo spazio minuscolo mi vergognerei, devo ancora a 26 anni rientrare in silenzio a casa e non potermi lavare bene perché sennò sveglio qualcuno. Lu non è che ero diversa, è che se tu mi avessi detti di andare a vivere insieme io e te ci andavamo già due anni fa per me, ma io sto sempre qua a spera’ che qualche amica mia me lo proponga ma te ne rendi conto? E tu a dirmi sempre la stessa cosa: ” “Sì, Amo’, ma io sto bene a casa” e io no e da sola dovrei fare la prostituta per mantenermi, ma dai (mi pari matta), sono solo stufa, amo”. Luca Sacchi insiste e ribadisce: “Il problema è che non è una mossa magnifica andare lì con entrambi. Più con lui”.