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Festeggiamenti senza mascherina: 300 persone in strada a San Severo

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Tanti i video dei festeggiamenti sui social, compreso un omaggio al boss di San Severo, scomparso due anni fa.

Almeno in 300 hanno preso parte ai festeggiamenti non autorizzati per la Madonna del Soccorso, patrona di San Severo (Foggia). In alcuni video postati sui social appare una dedica a un boss ucciso due anni prima. Indignato il sindaco della città per mancato intervento delle forze dell’ordine.

Festeggiamenti a San Severo: l’accusa del sindaco

In occasione dei festeggiamenti per la Madonna del Soccorso, patrona della città di San Severo (Foggia), un gruppo di circa 300 persone (un vero e proprio assembramento, nonostante i divieti) è sceso in strada con fuochi d’artificio nel quartiere Luisa Fantasia.

Su Facebook sono apparsi diversi video dei festeggiamenti dove appare anche una dedica al boss di San Severo, detto “Coccione”, ucciso due anni fa nella bottega di un barbiere.

La rabbia del sindaco

Francesco Miglio, il sindaco di San Severo ha informato il prefetto Raffaele Grassi per avviare ulteriori indagini. Intanto sfoga tutta la sua incomprensione e rabbia contro le forze dell’ordine che non sono intervenute :”Mi chiedo chi possa aver fornito tutto quel materiale pirico per realizzare una batteria così potente che, tra le altre cose non si monta in un minuto. E quindi mi domando – aggiunge perché nessuno è intervenuto“.

Stigmatizzo il comportamento della comunità di San Severo, episodi di questo tipo sono intollerabili e ingiustificabili. Ha commentato subito dopo il prefetto Raffale Grassi. “Ribadiamo che non avevano alcuna autorizzazione né per lo svolgimento dei festeggiamenti, né per l’esplosione dei fuochi pirici. Occorre – conclude Grassi – richiamare il senso di responsabilità da parte di tutti. L’episodio sarà analizzato nel corso di un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, al quale prenderanno parte i vertici delle forze di polizia. Ci preme capire la dinamica delle cose e individuare eventuali responsabili“.