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Morto il giornalista Carmine Alboretti, una vita dedicata alla stampa

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Il giornalista Carmine Alboretti è morto dopo anni dedicati alla stampa. La storia di un avvocato che sceglie una vita precaria per amore.

Ha dedicato tutta la sua vita alla stampa, ma il giornalista Carmine Alboretti non ce l’ha fatta ed è morto per un improvviso malore. Aveva 45 anni, ma ne mostrava molti di meno se si vedeva quanto era appassionato a questo mestiere. Un lutto che ha sconvolto il giornalismo campano. Alboretti lascia una moglie e un figlio.

Il giornalista Carmine Alboretti: le sue passioni

Nonostante una professione da avvocato, Alboretti sceglie di seguire la sua passione per il giornalismo. Continua ad essere cultore dei Diritto pubblico dell’economia presso l’Università Federico II di Napoli, ma sceglie una strada precaria, ma che gli consente subito di farsi conoscere nel giornalismo campano. Per anni è stato collaboratore del Roma, poi vicedirettore de La Discussione, il giornale fondato da Alcide De Gasperi, in seguito direttore de La voce sociale. Alboretti ha vissuto appieno l’amore per il giornalismo, in un’attitudine trasversale fra agenzie di stampa e comunicati. Era un valente vaticanista e studioso della dottrina francescana. A questo tema aveva dedicato diverse pubblicazioni.

Il 2020 e la stampa: tanti lutti

La morte di Carmine Alboretti giunge due giorni dopo la dipartita di un’altra firma autorevole del giornalismo italiano. Si tratta del giornalista sportivo Bruno Bernardi, storica firma del quotidiano torinese La Stampa, noto al grande pubblico anche per le sue apparizioni nelle trasmissioni televisive di Aldo Biscardi. Come Alboretti, anche Bernardi univa all’attività di giornalista quella di prolifico scrittore, con oltre 15 libri dedicati allo sport. Sempre nel mondo dello sport, il 21 marzo scorso il giornalismo ha pianto Gianni Mura, storica firma de La Repubblica, spentosi per un attacco cardiaco improvviso. Mura erano noto per le sue appassionate cronache sportive, in particolare i suoi racconti di calcio e ciclismo.

Per il giornalismo, il 2020 è iniziato con la morte del piemontese Gianpaolo Pansa, caposaldo del giornalismo italiano, firma dei più autorevoli quotidiani italiani. Un anno funesto, che piange di nuovo una preziosa scomparsa.