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Coronavirus, a Roma nuovo cluster in una comunità religiosa: sei casi

Coronavirus, nuovo cluster in una comunità religiosa

Sei casi positivi al coronavirus, tutti iscritti alla stessa comunità religiosa: succede a Roma, dove è stato individuato un cluster in una Basilica.

I dati relativi al coronavirus nel Lazio sono in miglioramento. Il parametro R0 (erre con zero) si aggira intorno a 0,3, mentre il numero dei guariti in 24 ore sale a 159 persone. La regione, però, segnala anche una piccola crescita di contagi: 21 nuovi rilevati positivi. Tra questi, sei casi di coronavirus sono ascritti alla stessa comunità religiosa: così a Roma è stato individuato un nuovo cluster legato alla Basilica di Santa Maria Maggiore.

Coronavirus, nuovo cluster in una comunità religiosa

Dopo il cluster individuato in un funerale, Roma trova un altro focolaio. Dei 21 nuovi contagiati nell’intera Regione, 16 si trovano a Roma; di questi 13 appartengono all’Asl Roma 1. Di questi ben 6 casi sono riferibili a un cluster di una comunità di religiosi, afferma la Regione. Si tratterebbe della Basilica di Santa Maria Maggiore, a pochi passi da stazione Termini e dal centro.

In vista della riapertura al pubblico dei fedeli, la Basilica, aveva fatto sapere il Vaticano, era stata sanificata una settimana fa insieme alle altre basiliche papali della città, e cioè: la Basilica di San Pietro, quella di San Giovanni in Laterano, San Paolo Fuori le Mura e, per l’appunto, Santa Maria Maggiore.

Coronavirus, è possibile tornare a messa

Grazie a un accordo tra il Governo e la Cei, dal 18 maggio è possibile frequentare la chiesa e assistere alle celebrazioni religiose. Anche in queste occasioni, però, bisogna rispettare le regole di sicurezza per contenere il contagio da coronavirus e salvaguardare la salute propria e altrui. Per questo è importante non creare assembramenti, mantenere il distanziamento sociale, igienizzare le mani e usare i dispositivi di protezione individuale, come guanti e mascherina, anche all’interno dell’edificio.