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I militari lasciano Bergamo: "I vostri nonni sono diventati i nostri"

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Il commosso saluto del colonnello De Masi: i militari lasciano Bergamo dopo l'emergenza Coronavirus.

I militari lasciano la città di Bergamo dopo l’emergenza Coronavirus che li ha visti protagonisti sul territorio nei mesi più duri e difficili, a partire dal 25 marzo. I militari del settimo reggimento sono stati impegnati nell’opera di sanificazione di Rsa e Rsd nei territori di Bergamo e Brescia e nell’ospedale da campo alla Fiera, ponendosi al fianco di Ana e Protezione Civile. Il saluto arriva per bocca del colonnello Dario De Masi: “Siamo giunti al termine di questa esperienza umana e professionale unica, lasciamo queste stupende città e provincia di Bergamo e Brescia, colpite in modo particolare dalle note emergenze”.

Il colonnello evidenzia come sono tanti e diversi i ricordi: “Che affiorano alla memoria, ai quali sono legati sentimenti contrastanti: tristezza per quanto visto e sentito, gioia per quanto vissuto, per averci fatto sentire parte di voi e, soprattutto, della vostra storia”.

Il saluto dei militari a Bergamo e Brescia

Il colonnello, nel lungo e commosso saluto dei militari alla città di Bergamo, spiega come le distanze sono state solo fisiche ma mai nei sentimenti: “Grazie al rapporto filiale che lega le diverse generazioni e così i vostri nonni sono diventati i nostri nonni, un patrimonio unico da difendere, proteggere, salvaguardare”.


Un rapporto di collaborazione tra forze armate e cittadinanza che si è instaurato fin dal 25 marzo: “Credo sia stato il fatto che abbiamo sentito gli anziani come i nostri anziani alla base della sinergia subito raggiunta tra ambiti professionali diversi, sinergia che di fatto ci ha permesso di operare con una certa celerità, nel pieno rispetto di quelle esigenze particolari che impongono pressione e puntualità nell’agire”. E ancora, Dario De Masi non può negare, nel caloroso saluto, sul come i militari sono stati accolti nella città di Bergamo: “Grazie per averci costantemente aiutato, per averci salutato”.

Un messaggio, quello del colonnello De Masi, scritto a mano e inviato al consigliere nazionale di Ana, Carlo Macalli. Che commenta così: “Crediamo che i pensieri espressi nella lettera possano essere di interesse per tutte le persone che hanno avuto modo di incontrare i militari del 7° reggimento, un momento di ricordo per tutti e di riflessione anche per chi non ha avuto modo di conoscere questa realtà”.