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Fase 2, la movida non si ferma? La drastica decisione di Brescia

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Brescia è stata una delle zone più colpite dal Coronavirus. Eppure, la provincia lombarda è una delle più attive nella movida da fase 2.

Continua a preoccupare la movida a Brescia, e non solo, durante la fase 2. Nonostante la provincia lombarda sia stata tra le più colpite dal nuovo Coronavirus, moltissimi giovani da giorno 18 maggio si stanno ritrovando in piazza per ‘festeggiare’ il ritorno alla vita di tutti i giorni. Una situazione che rischia di sfuggire di mano e che vede il sindaco della città di Brescia, Emilio Del Bono, prossimo a prendere una drastica decisione: chiudere Piazzale Arnaldo.

Il primo cittadino bresciano ha dato ordine, poco prima della mezzanotte di venerdì 22 maggio, di contingentare gli ingressi in Piazzale Arnaldo. La polizia locale ha dovuto sbarrare gli ingressi del cuore pulsante della movida della città di Brescia per evitare ulteriori assembramenti. E ad annunciare il nuovo provvedimento è stato lo stesso Emilio Del Bono con un messaggio su Facebook. Nelle scorse ore un primo ammonimento: “O riusciamo a contingentare gli accessi o firmo un’ordinanza di chiusura serale della piazza”.

Fase 2, allarme movida a Brescia

Poi, all’una di notte di sabato 23 maggio, la decisione senza precedenti: Piazzale Arnaldo chiuderà. “Troppe persone, assembramenti nonostante la presenza significativa di polizia locale. È bene dare un segnale”. Il sindaco Emilio Del Bono spiega come durante la prossima settimana: “Si definirà con gestori dei locali e con l’ausilio della Questura la gestione della Piazza e delle vie limitrofe durante la sera”. La nuova ordinanza del Comune di Brescia sarà firmata nella giornata del 23 maggio.

Ma quella bresciana non è l’unica realtà a preoccupare. La movida in Fase 2 è un vero e proprio allarme sociale da Nord al Sud. Nelle scorse ore, per esempio, la Regione Campania per volontà del Governatore De Luca ha firmato una nuova ordinanza con cui si impone la chiusura dei baretti entro le ore 23. E anche il questore di Reggio Calabria ha annunciato stringenti misure. Così come a Torino o in Veneto. E il premier Conte, durante l’informativa a Camera e Senato, ha invitato i giovani a non farsi prendere dall’euforia: “È ancora troppo presto per festeggiare”.