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Sindaco di Perugia dice stop alla movida: "Non l'ho fatto a cuor leggero"

sindaco Perugia

Il sindaco di Perugia ha ordinato la chiusura dei locali alle 21 e fa un appello ai giovani: "Si mette a rischio chi sta provando a ripartire".

Molti i sindaci italiani hanno lanciato un appello ai propri concittadini. Si chiede prudenza e più collaborazione. Preoccupa la movida nel centro di Bologna e di Verona, ma anche a Padova e Milano, nel cuore della regione più colpita dall’emergenza sanitaria. E proprio mentre il presidente della Lombardia si dice pronto a una nuova chiusura, il sindaco di Perugia ha firmato un’ordinanza. Con questa, ha disposto fino al 7 giugno la chiusura alle 21 dei locali pubblici del centro storico e della zona di Fontivegge. I ristoranti che possono restare aperti dovranno comunque osservare “rigorosamente l’obbligo di servizio al tavolo per assicurare il dovuto distanziamento tra i clienti”, ha fatto sapere il primo cittadino Andrea Romizi. Inoltre, saranno intensificati i servizi di controllo da parte delle forze di polizia. La decisione è stata presa all’indomani della rissa avvenuta durante la movida di venerdì 22 maggio.

Sindaco di Perugia dice stop movida

Troppa gente per le strade del centro storico di Perugia. Nella serata di venerdì 22 maggio è ricominciata la movida nel cuore della celebre città d’arte. Troppa gente ha affollato le vie di Perugia e in molti non hanno minimamente rispettato le misure di sicurezza, affollando i locali della zona. Qualcuno deve aver alzato troppo il gomito ed è scoppiata la rissa. Le scene sono state immortalate in Piazza Danti. Una situazione critica. C’era un numero importante di ragazzi concentrati in uno spazio ristretto, alcune attività avevano messo un po’ di musica”, ha commentato il sindaco. Affollamento anche in Piazza IV novembre e di corso Vannucci a Perugia.

Nonostante l’emergenza coronavirus, all’indomani del lungo lockdown sembra che tutto sia tornato alla normalità. Al contrario, è fondamentale mantenere ancora massima accortezza, rispettare il distanziamento sociale, indossare la mascherina e prestare sempre molta attenzione. Lo stile di vita degli italiani è stravolto.

Le parole del sindaco

Commentando quanto accaduto nella città, il sindaco ha spiegato a Open l’ordinanza firmata: “Resterà in vigore fino al 7 giugno e interessa i fine settimana, dal venerdì alla domenica, nelle zone dove si sono evidenziate le criticità. Essendo un’ordinanza, è uno strumento flessibile e modificabile in un senso o nell’altro per le situazioni che riscontreremo nei prossimi giorni”.

Quindi ha precisato: Se la situazione migliora, si potranno fare valutazioni diverse. Se le cose dovessero peggiorare e si dovessero aggiungere altre zone problematiche, potremmo andare in una direzione di ulteriore stretta. Monitoreremo quello che accadrà nelle prossime ore e nei prossimi giorni, soprattutto nei fine settimana, e renderemo le nostre misure proporzionali alla situazione di rischi”.

Sulla sua decisione ha aggiunto:Non l’ho fatto a cuor leggero. Non avevo certamente l’ansia di fare un’ordinanza del genere. È stato un provvedimento ragionato e ponderato, su cui ci siamo confrontati con le forze dell’ordine e con il Prefetto. E alla fine, di fronte a quanto si era riscontrato – e a fronte delle immagini che avevamo potuto vedere – si è ritenuto che fosse un passo necessario”.

A chi non ha rispettato le misure di sicurezza, Andrea Romizi ha detto: “In questi mesi ho avuto occasione di complimentarmi più volte con i miei concittadini. C’è stata qui una grande e seria osservanza delle norme che purtroppo sono state imposte a causa del virus”. Poi ha precisato: “Da sindaco ho sempre continuato a dire: manteniamoci fermi su queste indicazioni. Il percorso da fare purtroppo è lungo e i rischi sono notevoli. Come grande è il pericolo di vanificare gli sforzi fatti da tutti, a cominciare dai ragazzi, in queste settimane e in questi mesi. Sarebbe molto sciocco mettere a rischio quella parte di Paese che sta provando a ripartire. E invece bisogna pensare a chi – genitori, fratelli maggiori, persone vicine – prova tra tante incognite a ricostruirsi un percorso lavorativo in questa crisi epocale. Non possiamo rendere più complesso e rischioso un percorso che invece dovremmo supportare nel modo più coeso. Ognuno deve fare la sua parte.

La situazione nei locali

Il sindaco di Perugia non ha avuto modo di mettersi in contatto direttamente con i gestori dei locali coinvolti nell’ordinanza comunale. Ma “probabilmente avranno avviato interlocuzioni con l’assessorato al Commercio. Lunedì 25 maggio avremo un altro tavolo in prefettura e lì valuteremo anche gli effetti. Di certo c’è la massima disponibilità a un confronto con tutte le parti. Ma abbiamo il dovere di dare risposte veloci a fronte dell’emergenza che ancora gestiamo. Non ci potevano e non possiamo permetterci tempi dilatati”.

Gli esercizi commerciali della città hanno riadattato il proprio locale nel rispetto delle disposizioni richieste per far fronte all’emergenza sanitaria? “Ci sono casi e casi, e le verifiche verranno fatte, ma in generale la situazione di bar e ristoranti è buona. Stanno cercando di organizzarsi in maniera corretta. E poi sappiamo che diversi esercizi non hanno aperto, anche per le difficoltà che si affrontano in questa fase 2. Con le associazioni di categoria stiamo monitorando la situazione”, ha fatto sapere il primo cittadino.