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Deborah Sciacquatori uccise il padre per legittima difesa: la decisione

Deborah Sciacquatori

L'indagine a carico di Deborah Sciacquatori è stata archiviata: secondo gli inquirenti la giovane ha ucciso il padre violento per legittima difesa.

Il giudice delle indagini preliminari chiamato a giudicare sul caso di Deborah Sciacquatori ha deciso di archiviare l’indagine a carico della giovane accogliendo la posizione del pubblico ministero secondo cui la giovane avesse ucciso il padre per legittima difesa dopo che quest’ultimo aveva aggredito lei, sua madre e sua nonna nell’appartamento di famiglia a Monterotondo.

Deborah Sciacquatori uccise il padre per legittima difesa

La Procura aveva sostenuto che non v’era alcun dubbio sulla vicenda e sul fatto che Deborah avesse accoltellato il padre ubriaco perché di fronte ad un pericolo imminente e attuale per la sua vita sua e dei suoi familiari. “Un pericolo derivante dall’escalation violenta della vittima, iniziata all’interno dell’appartamento e proseguita dopo aver interrotto la fuga delle donne e averle affrontate e aggredite“, si legge.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti il padre, arrivato alle 5 del mattino del 19 maggio 2019, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta e ad aggredire la compagna che gli ha aperto. Le violenze si sono poi spostate sulla figlia e sulla nonna anche quando costoro hanno tentato di uscire di casa.

Terrorizzata dall’aggressione, Deborah avrebbe estratto il pugnale della collezione del nonno non immaginando di usarlo o pensando di scappare. Solo successivamente, non avendo trovato altro modo per difendersi, avrebbe compiuto il gesto che è poi stato causa di una forte emorragia e della morte di Lorenzo Sciacquatori. La conclusione è dunque che “siamo in presenza di una difesa proporzionata all’offesa“. Motivo per cui l’indagine è stata archiviata.