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Ragazza uccisa da tranviere: Appello conferma ergastolo per Garlaschi

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Confermato l'ergstolo per Alessandro Garlaschi, tranviere accusato di aver ucciso Jessica Faoro, ragazza di 19 anni.

La Corte d’Assise d’Appello di Milano, chiamata a giudicare sul caso della ragazza di 19 anni uccisa il 7 febbraio 2018 da un tranviere, ha confermato l’ergastolo con rito abbreviato per Alessandro Garlaschi. Accolta dunque la richiesta del sostituto Daniela Meliota che aveva chiesto la conferma della sentenza emessa nel primo grado di giudizio.

Ragazza uccisa da tranviere: confermato ergastolo

L’uomo, che ha seguito il processo dal carcere di Pavia in videoconferenza, è accusato di aver ucciso la giovane con 85 coltellate e di aver tentato di bruciarne il corpo. Come già sostenuto in primo grado, la sua lucida volontà criminale lo ha portato a compiere la brutale violenza per il rifiuto di Jessica di intrattenerlo con “giochi erotici da lui pretesi“.

Con la sentenza del 27 maggio 2020 i giudici hanno anche confermato i risarcimenti provvisionali a carico dell’imputato. Dovrà 50mila euro per il fratello della ragazza, 25mila euro ciascuno per padre e madre e 10 mila per il Comune di Milano, parte civile. Garlaschi ha chiesto scusa per quanto fatto e affermato che, qualora la corte lo avesse lasciato libero, avrebbe lavorato per risarcire il danno.

La madre della vittima, giudicando giusta la sentenza, l’ha così commentata: “Per lui provo solo disprezzo. L’ergastolo è quello che ci aspettavamo, ma non è sufficiente per quello che ha fatto“. Anche il padre si è detto sollevato perché la figlia ha avuto giustizia e confida che la Cassazione non stravolga la decisione. Così ha definito l’omicida: “una persona stupida che non si rende conto di quello che ha fatto, un bambino: per lui l’omicidio di mia figlia è come aver mangiato un panino“.