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Assembramento in Fase 2: oltre quante persone si è a rischio multa? 

Assembramento nel centro storico di Pozzuoli

Gli Italiani cercano di ripartire in Fase 2, ma tante persone potrebbero essere a rischio multa per il divieto da assembramento. Ecco perché.

Assembramento è una parola che è entrata nel nostro vocabolario della pandemia. In piena Fase 2 l’Italia sta gradualmente riaprendo, ma per gli epidemiologi il rischio di una seconda ondata è tangibile. Per questo, in tanti si chiedono quante persone sono considerate assembramento, perché il rischio è una multa da 400 a 3000 euro.

Care persone: tra movida e coprifuoco

Secondo il Governo, l’assembramento viola i decreti emanati. Per Palazzo Chigi, ora più che mai non si può abbassare la guardia. Lo dimostrano i recenti casi di movida non consentita a Roma e in altre città italiane. Molti sindaci hanno, infatti, optato per il coprifuoco di alcuni locali che erogano bevande oltre una certa ora. Ma può bastare? Se lo augura lo stesso esecutivo: per chi rompe il divieto di assembramento, la multa è salata: da 400 a 3000 euro in base alla gravità della condotta e a precedenti infrazioni.

Assembramento: in quante persone si rischia la multa?

Definire l’assembramento non è semplice e varia da caso a caso. Per esempio, chi vive nello stesso nucleo familiare non è tenuto a rispettare il divieto e non rischia sanzioni. E tra amici? Nel nuovo decreto Rilancio è consentito incontrare amici in casa, ma il documento vieta la cosiddette uscite di gruppo. Per questo, è sconsigliato recarsi in luoghi affollati e, soprattutto, organizzare party, soprattutto se privati. Incontrare i propri amici e festeggiare potrebbe essere molto salato

Assembramento: chi può denunciare?

Per giunta, il divieto prevede che qualsiasi cittadino possa denunciare eventuali assembramenti attraverso una semplice chiamata. Questo aspetto suscita le riserve e il malcontento di tanti, soprattutto gestori di locali che temono di essere circondati da vigilanti. A tal proposito, questa funzione potrebbe essere assolta anche dagli assistenti civici, cittadini volontari reclutati fra disoccupati e cassintegrati che avranno questo compito: evitare assembramenti e far mantenere il distanziamento sociale.
Insomma, si prospetta un’estate italiana molto calda. Non solo per la temperatura.