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Pistoia, medico con coronavirus salvato dai colleghi

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La storia di Giorgio, medico del Dea di Pistoia malato di coronavirus. "Salvato dai miei colleghi, un team eccezionale"

Ci sono tante storie da raccontare. Storie di chi ha lottato contro il coronavirus, nel letto di una terapia intensiva o nella corsia di un ospedale. La storia di Giorgio, medico del Dea di Pistoia, è la storia di un medico che si è ammalato ed è stato salvato dai suoi colleghi di lavoro.

Medico salvato dai colleghi

“Il mio calvario – racconta al quotidiano La Nazione Giorgio Di Biagio, medico di Pistoia – è iniziato il 12 aprile scorso, giorno di Pasqua (strana coincidenza), quando, per colpa di una tosse secca stizzosa, mi rivolgevo al pronto soccorso. Da lì, fatti tutti gli accertamenti, sono risultato positivo al Covid-19 e, dopo essere rimasto in osservava, ed infine in week surgery, al zione, sono strato trasferito in malattie infettive. Poi in terapia subintensimomento accogliente i pazienti positivi ma fuori pericolo. Il tutto è durato fino al 4 maggio giorno della mia dimissione”. Come Giorgio racconta, sono stati giorni e notti durissimi, che è riuscito a superare solo grazie ai colleghi. “Il lavoro svolto a tutti i livelli posso solo dire che è stato eccezionale non perchè ero un collega – precisa Di Biagio – ma in quel momento un paziente qualsiasi che poteva imboccare una via ben più pericolosa. Ho visto la dedizione del personale anche con gli altri pazienti, la dolcezza e la determinazione per aiutarli. La professionalità di ogni operatore è sicuramente di alto livello vista anche la collaborazione creata tra i vari componenti dei team”.

Il ringraziamento ai colleghi

Giorgio ci tiene a ringraziare tutti i componenti dello staff medico che l’ha curato e di cui lui fa parte. “Siamo sempre persone umane – continua – e l’errore può capitare, però se una volta capita non è detto che siamo degli incompetenti. Ho detto ’siamo’ perchè anch’io faccio parte di questa squadra e ne sono più che felice dopo oltre 20 anni di 118; ma al momento che ero ricoverato ho sempre detto ‘sono’ dato che in quel momento ero dall’altra parte della barricata“. Il racconto di un ospedale, quello di Pistoia, che nonostante le ristrettezze economiche e la scarsità di personale ha fatto tutto il possibile per fronteggiare l’emergenza. “Ci hanno classificato come eroi, ma non lo siamo -conclude Giorgio-. Siamo persone che hanno scelto questo lavoro perchè crediamo in quello che facciamo e lo amiamo. Questa è la vera sanità”.