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Chi sono i no mask? il nuovo movimento contrario alle mascherine

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Nati negli Stati Uniti, nelle ultime settimane sono approdati anche in Italia con i loro slogan contro le mascherine: ma chi sono i no mask?

All’esercito di scienziati che ogni giorno combatte contro il coronavirus si è contrapposto in queste ultime settimane anche un nutrito movimento di matrice complottista che fa della pseudoscienza il suo fondamento ideologico e della frase “no mask” il suo slogan. I cosiddetti no mask sono infatti coloro che, in barba alle raccomandazioni dei medici di tutto il mondo, decidono volontariamente e irresponsabilmente di non indossare la mascherina che li dovrebbe proteggere dalla pandemia di coronavirus, esponendo sia se stessi che le persone intorno a loro ai rischi di un contagio a cui per loro stessi non credono per primi.

Chi sono i no mask

Nati negli Stati Uniti, dove hanno iniziato ad apparire tramite attività commerciali che vietavano l’ingresso a chi indossava la mascherina, i no mask sono l’ultima espressione in ordine di tempo della vasta galassia complottista internazionale, che vede nelle leggi che quotidianamente regolano la collettività un’arma dei governi di tutto il mondo per reprimere il dissenso dei cittadini.

Risulta facile dunque imparentarli con in più famosi no vax, gli antivaccinisti che in Italia ebbero il loro momento di gloria qualche anno fa, quando il tema delle necessità dei vaccini era piombato nel dibattito pubblico nazionale. Così come i loro predecessori quindi, i no mask cavalcano l’onda mediatica del momento, che in questo caso è quella della pandemia di coronavirus che ha reso ormai la normalità uscire di casa con indosso la mascherina.

Mascherina che però è in breve tempo diventata il nemico numero uno dei no mask, che al grido di slogan come “Le mascherine sono pericolose”, “le mascherine sono un bavaglio” o “non mettete le mascherine, ci vogliono tutti uguali” incentivano una pericolosa forma di disobbedienza civile. Il fatto poi che siano nato proprio negli Usa non deve certo stupire, dato che fu in passato lo stesso presidente Donald a definire non necessarie le mascherine per proteggersi dal coronavirus.

L’attacco alla federazione dei pediatri

Negli ultimi giorni tuttavia, il movimento dei no mask italiani ha ricevuto una discreta eco mediatica a seguito di alcuni episodi che li hanno catapultati sulle pagine dei giornali. Tra questi la manifestazione di Milano capitanata dal generale Antonio Pappalardo, ma anche la meno nota “shitstorm” contro la pagina Facebook della Federazione dei medici pediatri, dove sotto un post sull’utilizzo delle mascherine per i bambini dai sei anni in su si è scatenato un florilegio di insulti nei confronti degli scienziati, rei a detta dei no mask di essere pagati dai poteri forti per sterminare la popolazione.

Un episodio che ha costretto la federazione dei pediatri a denunciare il movimento no mask alla Polizia postale e che ha spinto il suo presidente Paolo Biasci a dichiarare: “Noi lavoriamo nella vita reale e nella più grande emergenza sanitaria nella Storia siamo in prima linea per la salute dei bambini. Chi nello stesso tempo impiega le sue ore a sabotarci merita la sola attenzione del nostro avvocato.