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Coronavirus, Zangrillo: "Non ha senso parlare di una seconda ondata"

Coronavirus Zangrillo seconda ondata

Per Zangrillo parlare oggi di una seconda ondata di coronavirus ad ottobre non ha nessun senso scientifico.

Il direttore della terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo, colui che nei giorni scorsi aveva affermato che il virus dal punto di vista clinico non esiste più”, ha rilasciato una nuova dichiarazione che sicuramente farà discutere almeno quanto la precedente. Nel suo intervento a L’aria che tira su La7, ha parlato in questo della tanto annunciata seconda ondata dei contagi in autunno: “Chiunque si possa permettere di affermare ci sarà una seconda ondata a ottobre o a dicembre dice cose che non hanno senso da un punto di vista scientifico. E’ come dire a Milano a Sant’Ambrogio nevicherà”. Poi Zangrillo è tornato anche sulle sue dichiarazioni di qualche giorno fa: “Il virus è con noi e dobbiamo imparare a conviverci. Nessuno, nemmeno noi, ha mai potuto dimostrare che è modificato. L’evidenza clinica, non solo nelle terapie intensive ma anche nei pronto soccorso, ci porta a dire che la manifestazione patologica è in via di netto affievolimento. Non c’è più un’evidenza clinica che debba preoccupare”.

Coronavirus, Zangrillo e la seconda ondata

“Le evidenze dicono che la cosa sta prendendo una piega positiva – ha aggiunto il direttore della terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano – dobbiamo rimanere attenti ma prepararci anche a riprendere in mano il nostro futuro, anche da un punto di vista sanitario. Cerchiamo di prepararci, in modo che se il virus torna a settembre lo ammazziamo subito. Continuiamo gradualmente a riprendere in mano la nostra vita, facendo qualche piccolo sacrificio senza terrorizzare nessuno: se diciamo una verità dimostrata, gli italiani continueranno a seguirci”.

“Fare le affermazioni che ho fatto io – conclude Zangrillo – non significa esortare le persone ad essere irresponsabili. Le misure di distanziamento e lockdown sono servite per portarci a questo punto e vanno mantenute. Non voglio essere strumentalizzato dal punto di vista politico, morirò da medico”.