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Coronavirus, tornello anti-Covid nato a Napoli è richiestissimo negli Usa

tornello anti-Covid

Per contenere e contrastare il coronavirus, da Napoli arriva un tornello anti-Covid per locali pubblici, aziende e negozi.

La riapertura dei locali a Napoli è stata accolta da applausi e momenti di raccoglimento. Anche le aziende riaprono, ma resta fondamentale garantire misure di sicurezza ai clienti e ai dipendenti. Proprio a Napoli, per ridurre i rischi di contagio da coronavirus, è stato ideato un tornello anti-Covid. È nato Pass, l’acronimo di Protected access security system. Si tratta di una porta anti-Covid adatta soprattutto a esercizi commerciali, aziende e locali pubblici. Connubio di tecnologia e innovazione, Pass verifica velocemente che tutti coloro che accedono a un qualsiasi luogo aperto al pubblico rispettino le misure di sicurezza e prevenzione. È boom di richieste dagli Usa.

Tornello anti-Covid: da Napoli agli Usa

La Protom di Napoli, una pmi da 180 dipendenti con età media 35 anni, fa della tecnologia artificiale il proprio cavallo di battaglia. Offrono prodotti di alta qualità, realizzano attrezzature lungimiranti e al passo con i tempi. Rispecchiano e soddisfano le esigenze del momento e producono materiali all’avanguardia. Nel comparto industriale, vanta grandi clienti come Leonardo, Airbus, Fca, Atr, Hitachi Rail. In pochi anni l’azienda Protom è diventata leader europeo nei servizi avanzati di ingegneria e consulenza per lo sviluppo di progetti ad alto tasso di innovazione. Fabio De Felice, presidente e fondatore, è tra i principali esperti italiani di digitalizzazione delle imprese. Inoltre, insegna Ingegneria degli impianti industriali a Napoli e Cassino.

De Felice ha ideato il progetto, ma ad affiancarlo c’era il team che lo accompagna dal 1995. Per contenere e contrastare la pandemia, hanno prodotto un dispositivo che rende più efficace l’azione contro il coronavirus. È nato così Pass, basato su un software capace di verificare il pieno rispetto delle misure di sicurezza e distanziamento. La porta anti-Covid è adatta soprattutto ai locali pubblici, alle aziende interessate e ai negozi. Attraverso un monitor, Pass verifica in pochissimi secondi il corretto uso della mascherina, la temperatura corporea di chi entra, sanifica le scarpe e consente l’igienizzazione delle mani. Inoltre, si accerta che le presenze nel locale non siano eccessive, in modo tale da non superare il numero massimo di ingressi consentiti.

Le parole di Fabio De Felice

Si tratta di un idea assolutamente unica e originale. Prima di Pass, infatti, non esistevano simili sistemi smart. Ancora prima del lancio ufficiale, le richieste online sono numerose, provenienti soprattutto dagli Usa. Grande l’interesse sul mercato internazionale. “Abbiamo immaginato di dover fare qualcosa di utile in questa difficile stagione, consapevoli che è iniziata una riscrittura delle regole della nostra vita di tutti i giorni. Un po’ come era accaduto dopo l’11 settembre. Di conseguenza, dovevamo adeguare a essa le migliori risorse umane e tecnologiche di cui disponiamo”, ha spiegato il presidente e fondatore, De Felice. E ancora: “Il prototipo rivela era pronto in soli 5 giorni lavorativi, senza rinunciare a nessuna delle altre nostre attività”.

Gioco di squadra, voglia di proporre innovazione e migliorare la qualità della vita dei cittadini, oggi più che mai. Così De Felice e il suo team hanno pensato a “una interazione con le istituzioni pubbliche nazionali. Ma intanto già ci hanno contattato amministrazioni ed enti di altri Paesi europei. Ci mettiamo il cuore e un know how made in Campania che dimostra come essere pronti ad accettare i cambiamenti, anche traumatici come quelli derivanti dalla pandemia, è sempre possibile se si investe in innovazione e ricerca”.