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Incendiati i barconi dei migranti a Lampedusa

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Il video del rogo causato, nella tarda serata di venerdì 5 giugno, dai barconi dei migranti incendiati.

Una notte ad alta tensione quella di venerdì 5 giugno a Lampedusa dove sono stati incendiati i barconi dei migranti. Si tratta di vecchie imbarcazioni, utilizzate dai migranti per arrivare fino all’isola, stoccati in due zone dell’isola e dati entrambi alle fiamme. Le colonne di fumo nero sono state altissime e hanno invaso tutta l’area di Lampedusa tant’è che i vigili del fuoco sono dovuti intervenire con 5 automezzi. Sul posto anche i carabinieri.

Intanto, la procura di Agrigento ha avviato un’inchiesta per risalire agli autori dell’incendio: “Metteremo tutto l’impegno possibile per fare luce su questi episodi di intolleranza che non rendono giustizia alla solarità del popolo di Lampedusa e che possono danneggiare seriamente il turismo, fonte di ricchezza dell’isola”. Lo ha detto il procuratore aggiunto Salvatore Vella sottolineando come: “Lampedusa non può diventare un luogo di guerriglia urbana”.

Incendiati barconi dei migranti a Lampedusa

Sull’incendio dei barconi di migranti a Lampedusa è intervenuto anche il sindaco del posto, Totò Martello, con un lungo post su Facebook: “C’è un disegno preciso per alimentare un clima di tensione e soffiare sul fuoco di una situazione già difficile per la nostra isola”. Il primo cittadino di Lampedusa ricorda anche l’altro episodio avvenuto mercoledì 3 giugno quando alcuni sconosciuti hanno ricoperto con sacchi di plastica e nastro adesivo la Porta d’Europa, il monumento dell’artista Mimmo Paladino inaugurato il 28 giugno 2008 per celebrare lo spirito d’accoglienza dell’isola nei confronti dei migranti.

“C’è una strategia precisa – spiega Martello – per destabilizzare Lampedusa. Si tratta di persone che non improvvisano ma che sanno come muoversi. Non so di chi si tratta, altrimenti li avrei già denunciati. Di sicuro dobbiamo mantenere alta la guardia. Lo Stato deve riaffermare la sua presenza sull’isola e lo deve fare anche attraverso azioni concrete”. Nella mattinata di sabato 5 giugno arriverà sull’isola il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano.