Durante un’interrogazione a distanza, la professoressa di storia ha invitato una studente a chiudere gli occhi per verificare che non copiasse o ricevesse suggerimenti, ma la studente ha rifiutato. Come penitenza, la docente ha deciso di assegnarle un 3 come voto finale. I genitori della ragazza ora vogliono passare alle vie legali.
Interrogazione di storia: il caso della professoressa di Roma
Le lezioni a distanza stanno mettendo a dura prova insegnanti e studenti, come è successo per una professoressa di storia di Roma che ha voluto assegnare un voto negativo a una studente solo per non aver chiuso gli occhi.
“Che cos’è il Rubicone? Chiudi gli occhi per piacere e rispondi». «No professoressa, gli occhi non li chiudo, mi sento preparata». Non soddisfatta l’insegnante ha insistito: «Se non li chiudi vorrà dire che prenderai il voto che meriti”. Questa è stata la dinamica del caso imputato, che ha visto la docente infliggere un 3 immotivato dal punto di vista didattico.
La reazione dei genitori
Immediata la reazione piccata della amdre della studentessa che ha scritto alla preside del liceo di prendere provvedimenti nei confronti dell’insegnante: “Mia figlia – spiega la donna, anche lei docente – non è stata valutata per la sua preparazione ma per il comportamento: per essersi opposta a una richiesta che trovo molto discutibile.”
La signora si è rivolta all’avvocato Alessandro Corsi, visto che le interrogazioni a distanza non sono tutelate da protocolli ministeriali e minaccia di passare alle vie legali nel caso il voto dovesse incidere sullo scrutinio finale della ragazza: “Si tratta di un abuso non giustificato, non ci sono disposizioni del Miur che prevedono interrogazioni ad occhi chiusi e bisogna considerare, inoltre, che il voto è stato dato non alla preparazione della ragazza ma al suo comportamento che non era ovviamente oggetto di giudizio.
“E’ stato un gesto estremamente violento, coercitivo nei confronti di una minore- conclude l’avvocato- nei confronti del quale ci riserviamo di seguire tutte le strade possibili a nostra disposizione”.