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Roberto Burioni dice basta: "Vado in silenzio stampa"

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Il virologo Roberto Burioni, ospite fisso da Fabio Fazio, annuncia la singolare decisione: "Non parlo più fino a ottobre".

Singolare presa di posizione da parte del virologo Roberto Burioni. L’epidemiologo, ospite fisso in tempi di Coronavirus nel salotto di Fabio Fazio e tra i personaggi più in voga tra gli “esperti”, ha deciso di non parlare più fino a ottobre. L’annuncio arriva tramite una lunga intervista concessa al Corriere della Sera. L’ultima, dunque, prima della stagione autunnale.

E spiega anche i motivi della sua decisione: “Anzitutto non sono un presenzialista! Torno alla mia vera aula, quella universitaria e starò in silenzio stampa almeno fino all’autunno. In tv e sui giornali ho detto quello che dovevo. Ora per un po’ non andrò nei media. Piuttosto vorrei scrivere un testo universitario, dedicarmi ai miei studenti: mi sono mancati”.

Il silenzio stampa di Roberto Burioni

Ma Roberto Burioni ammette anche di esser rimasto deluso dal mondo dei mass-media: “Lo faccio anche perché ho capito molte cose in questi mesi – spiega l’epidemiologo del San Raffaele -. Un’aula televisiva come quella che mi ha offerto un grande professionista come Fazio è stata una palestra importante e, onestamente, molto gratificante. Ma il linguaggio della tv non è quello della scienza. I suoi tempi non sono quelli della scienza”.

Sì, perché secondo il virologo in televisione si viene: Travisati, esposti al rischio di dire cose mai dette. Mi hanno attribuito di tutto. Una cosa però me la faccia dire: oggi la politica ci chiede certezze ma quando, appena qualche mese fa, dicevamo che i vaccini sono indispensabili, una certa politica ci ha sbeffeggiato e ha strizzato l’occhio ai complottisti“.

Roberto Burioni, comunque, è certo di una cosa: sulla lotta al Coronavirus gli italiani sapranno non cadere nella trappola delle fake news. “L’Italia ha fatto un sacrificio enorme. Senza il lockdown ora staremmo contando i morti per le strade. Gli italiani secondo me hanno capito da che parte stare”.