Aggredisce e insulta regolarmente i vicini di casa, perché sono una coppia gay. A Catania, un uomo di 28 anni è stato arrestato e costretto ai domiciliari con l’accusa di atti persecutori nei confronti di una coppia che abita nel suo stesso palazzo. Per ben 2 anni ha perseguitato i due, avvelenando le loro piante sul balcone, staccandogli la corrente elettrica, danneggiando la loro auto e disturbandoli con musica ad alto volume a qualsiasi ora del giorno.
Catania, aggredisce i vicini gay
Il culmine della scelleratezza è avvenuto lo scorso 20 febbraio 2020, quando il 28enne ha aggredito uno dei ragazzi colpendolo con un manganello. Ammonito dalla Questura, l’uomo ha proseguito a perseguitare la coppia gay finché non è sopraggiunto l’arresto per mano dei carabinieri.
L’obiettivo del 28enne sembrava essere quello di forzare i vicini a trasferirsi altrove, ma alla fine sarà lui a farlo, ai domiciliari. “Dovete scomparire, non siete persone adatte a vivere nel condominio, ve ne dovete andare”, urlava spesso ai ragazzi, secondo alcune testimonianze. Per lo stress, uno dei due aveva lasciato l’appartamento ed era andato a vivere con la madre.
Aggrediti a manganellate e insulti
L’aggressione a colpi di manganello è stata la ciliegina sulla torta di anni di persecuzioni omofobe. L’uomo ha aspettato la coppia davanti all’ingresso del condomino, poi li ha ricoperti di insulti e infine ha colpito uno dei due provocandogli gravi danni fisici.
Il ragazzo, infatti, è finito in ospedale con la quinta e la settima costola sinistra incrinate, trauma cranico non commotivo ed escoriazioni multiple. Finalmente, l’incubo per i due inquilini del palazzo sembra essere però finito.