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Coronavirus, in Veneto nessun positivo in terapia intensiva

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Nessun paziente positivo al coronavirus in terapia intensiva: i dati del Veneto che aprono a nuovi scenari di normalità.

“Da oggi, in Veneto, si chiude il sipario con il virus in terapia intensiva”. Ad annunciare la confortante notizia è stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nella sua quotidiana conferenza stampa nella sede della Protezione Civile, a Marghera. I dati regionali confermano le sue parole e parlano di 15 ricoverati in terapia intensiva negli ospedali del Veneto, nessuno dei quali ancora positivo al coronavirus. Il governatore ha anche reso noto che i tamponi eseguiti dall’inizio dell’epidemia sono 762.098 (+11.580 in 24 ore). La gestione dell’emergenza nel territorio amministrato da Zaia si conferma dunque vincente, soprattutto considerato il punto dal quale si partiva. Erano molti i focolai in Veneto all’inizio della pandemia, ma con un fitto sistema di tamponi e tracciamento, la regione è riuscita ad uscirne in maniera più veloce rispetto ad altri territori, come ad esempio quello lombardo.

Veneto, nessun positivo in terapia intensiva

Nel corso della conferenza stampa Zaia ha anche parlato della necessità di impostare delle nuove linee guida (non solo per l’emergenza, ma anche per la questione autonomia) proprio i virtù degli ottimi dati. Sarà questo il tema principale dell’incontro della Conferenza delle Regioni convocata d’urgenza. “Le linee guida vanno aggiornate a mio avviso – ha detto Zaia – ci sono parti che non vanno più bene. E poi c’è il problema dei centri estivi e del bonus baby sitter“.

A confermare l’arrivo di nuove regole specie per la ristorazione, le discoteche e per le cerimonie ci ha pensato poi l’assessore Manuela Lanzarin che ha anticipato come per le piste da ballo sia stato studiato un indice di capienza della stessa legato ad un distanziamento di 2 metri tra una persona dall’altra, come per le piscine e per l’attività sportiva. Si potrà però ballare solo in spazi aperti. Resta il problema di chi controllerà. Nei ristoranti, invece, si potranno tenere cerimonie come battesimi, matrimoni ecc.