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Coronavirus, in Italia sempre meno persone in terapia intensiva

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Buone notizie per l'Italia: il Coronavirus incide sempre meno sulla terapia intensiva, dopo la fase acuta dell'emergenza.

L’ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile in merito alla situazione dell’infezione da Coronavirus in Italia fa emergere un dato fondamentale: sempre meno persone sono ricoverate in terapia intensiva. Numeri alla mano, infatti, con i dati del 10 giugno emerge come i pazienti ricoverati in ospedale, con sintomi, sono 4.320 (-261, -5,7%; il 9 giugno era -148), di cui 249 in terapia intensiva (-14, -5,3%; il 9 giugno -20).

Insomma, dopo il periodo febbraio-aprile in cui tantissime persone infette finivano ricoverata in terapia intensiva, intubate e spesso e volentieri salutavano i propri cari per sempre senza poterli vedere un’ultima volta, il Coronavirus sembra iniziare a essere meno aggressivo.

Coronavirus Italia: la situazione della terapia intensiva

Del resto, il lockdown imposto dal Governo Conte a marzo, in tutta Italia, mirava soprattutto al contenimento della diffusione dell’infezione per evitare un ulteriore collasso delle strutture sanitarie, già in forte deficit in tempi ‘normali’. Il Coronavirus non ha fatto altro che evidenziare la grave assenza di posti letto in terapia intensiva sufficienti per una popolazione numerosa come quella italiana. E non a caso, nelle settimane di ‘lotta’ al Coronavirus uno dei punti focali è stato l’aumento, esponenziale, di aree intensive e sub-intensive negli ospedali italiani.

Ma quali sono gli altri dati sul Coronavirus per quanto concerne l’Italia? I numeri ufficiali forniti dalla Protezione Civile evidenziano almeno 235.763 persone in contatto con il Covid-19 con un +202 di incremento. 34.114 sono decedute (+71 nel bollettino del 10 giugno) e 169.939 sono state dimesse (+1.293). Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 31.710 (-1.162).