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Coronavirus, una legge del 1978 per istituire le zone rosse in Campania

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Sono in tutto sei le zone rosse istituite in Campania da Vincenzo De Luca, che per l'occasione si è servito di una vecchia legge risalente al 1978.

Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca si è sempre contraddistinto per la risolutezza con cui ha gestito la pandemia nel suo territorio, approvando provvedimenti spesso in anticipo sulle direttive nazionali come nel caso delle sei zone rosse rese possibili grazie a una legge risalente al 1978. Le zone rosse della Campania sono state infatti istituite grazie alla legge sul Servizio Sanitario Nazionale, applicando in particolare la parte relativa a “Ordinanza di carattere contingibile e urgente, in materia di igiene e sanità pubblica con efficacia regionale”.

Coronavirus, le zone rosse in Campania

La prima applicazione della legge ultraquarantennale è stata effettuata da De Luca lo scorso 15 marzo, con l’isolamento del paese avellinese di Ariano Irpino e dei cinque comuni che costituiscono il territorio salernitano del Vallo di Diano (Sala Consilina, Polla, Caggiano, Atena Lucana e Auletta). In pochi giorni ad Ariano Irpino si erano infatti registrati ben 223 casi di coronavirus le la procura di Benevento aveva a tal proposito aperto un fascicolo di indagine per epidemia colposa, mentre nel territorio del Vallo di Diano la miccia che fece partire il focolaio fu un raduno di neocatecumenali ad Atena Lucana che costo la vita a tre sacerdoti.

Il 10 aprile successivo viene istituita la terza zona rossa nel comune avellinese di Lauro, dove un focolaio di coronavirus si era innescato in una salumeria nel centro del paese, mentre otto giorni dopo è il turno di un’azienda avicola e di una casa di riposo site nel comune di Paolisi, in provincia di Benevento, dove su 2mila abitanti si scoprono 17 contagiati.

Più nota è invece la zona rossa di Saviano di Nola, in provincia di Napoli, dove malgrado i richiami del sindaco circa 200 persone parteciparono ai funerali dell’ex primo cittadino Carmine Sommese. Un episodio che costrinse il presidente De Luca a istituire la zona rossa a scopo precauzionale anche a seguito dell’onda mediatica scatenatasi. Ultimo comune ad essere posto in isolamento lo scorso 16 maggio è invece Letino, in provincia di Caserta, dove in poco tempo vengono scoperto 13 casi di coronavirus, probabilmente diffusosi a causa di due infermieri che prestavano servizio nel paese.