> > Crisanti: "I bambini fino agli 11 anni non prendono il Covid"

Crisanti: "I bambini fino agli 11 anni non prendono il Covid"

Crisanti: "I bambini non prendono il Covid"

Il virologo Andrea Crisanti afferma che tutti i bambini da 1 a 11 anni non si ammalano di Covid, anche se a contatto con forte esposizione.

Nessun rischio Covid per i bambini da 1 a 11 anni, secondo quanto afferma Andrea Crisanti. A breve, il virologo pubblicherà un paper sulla rivista accademica “Nature”, che dimostra questa sua teoria sul contagio in tenera età “anche in presenza di una forte esposizione.

Crisanti: “Niente Covid per i bambini”

Il virologo dell’Università di Padova è intervenuto in merito durante una iniziativa benefica a Vo’ Euganeo, comune padovano tra i primi a risultare come focolai di Coronavirus.

“Se permettiamo agli adulti di andare allo stadio, se permettiamo scene di socializzazione nei bar e nei ristoranti, e si pensa addirittura di riaprire le discoteche, non è coerente come atteggiamento tutta questa resistenza nei confronti del mondo della scuola”, ha dichiarato Andrea Crisanti, Gli insegnanti si potrebbero proteggere con le mascherine, che funzionano”.

“I plexiglass sono inutili”

In merito invece al rientro a scuola, previsto per settembre 2020, durante un incontro virtuale con insegnanti, genitori e presidi, il virologo si è detto contrario all’uso di pannelli in plexiglass. “La compartimentazione fisica degli spazi è inutile e controproducente, questa la sua dichiarazione, ma a seguire la specifica che come misura alternativa è strettamente necessario di arieggiare spesso le classi.

“La sicurezza nelle aule dipende anche dal numero dei ricambi d’aria: farne cinque all’ora riduce la carica microbica del 90%”, ha detto Crisanti, “Insegnanti e addetti devono sapere che se non si sentono bene o hanno parenti malati devono comunicarlo e non andare a scuola. Inoltre, i presidi devono essere a conoscenza dei luoghi di residenza di personale e, in caso di focolaio, invitare chi vive in quella zona a non presentarsi a scuola se non sta bene”.