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Massacrato di botte per un debito: muore dopo 5 mesi di coma

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Massacrato di botte per un debito, Giuliano Palozzi muore dopo mesi di coma a 34 anni.

Giuliano Palozzi, 34enne di Rocca di Papa era stato massacrato di botte lo scorso gennaio per un debito ed era finito in coma. Ieri, 11 giugno, è arrivata la notizia della sua morte, con le sue condizioni di salute che sarebbero andate peggiorando nel tempo dopo il ricovero Policlinico Umberto I di Roma. La vittima viveva a a Rocca di Papa, lavorava saltuariamente come maniscalco e aiutava lo zio che produce formaggi. Era separato dalla compagna con la quale aveva tre figli piccoli. La notizie della sua morte ha fortemente scosso la comunità dei Castelli Romani che tutta insieme aveva sperato per la ripresa di Giualiano.

Massacrato di botte, muore in ospedale

Per ricostruire la storia di Giualiano Palozzi bisogna partire dal 27 gennaio scorso, quando il ragazzo e il suo aguzzino – un 29enne della zona con precedenti penali – si sono incontrati in via Frascati forse per parlare di un debito dovuto dalla vittima. Secondo quanto emerso in sede d’indagine, tra i due sarebbe nata una discussione animata, a seguito della quale il ventinovenne lo ha aggredito brutalmente, prendendolo a calci e a pugni, fino a lasciarlo a terra svenuto, provocandogli un ematoma in testa, che ha richiesto un delicato intervento chirurgico.

Poi la corsa in ospedale dove Giuliano è rimasto per 5 mesi e l’arresto, per ordine dei carabinieri di Rocca di Papa, del responsabile del pestaggio con l’accusa di tentato omicidio. Al momento il 29enne è in carcere, ma dopo la morte di Giuliano, la sua posizione si aggrava e la pesante accusa pendente su di lui della quale dovrà rispondere davanti ai giudici è quella di omicidio.