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Pappalardo a Palermo: "Costruiamo un ponte con la Tunisia"

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Pappalardo a Palermo propone un ponte che colleghi la Sicilia con la Tunisia, ma non per i migranti.

Da Milano a Palermo, passando per Roma, continua il tour dei Gilet Arancioni nelle piazze italiane con il leader del movimento, il Generale Pappalardo, sempre pronto a lanciare fendenti al governo e a screditare qualsiasi ipotesi di verità sul coronavirus. Tutto finto, tutto inventato dai nostri governanti per chiuderci in casa e toglierci la possibilità di scelta. Questi i consueti temi trattati dell’ex generale dei Carabinieri che però a Palermo, davanti al Palazzo dei Normanni, si è lasciato scappare una nuova idea: “Un ponte tra Mazara e la Tunisia”. È lo stesso generale a specificare poi che questo collegamento con il Nord Africa non sarà per i migranti, ma per dare centralità alla Sicilia: “Quelli arriveranno soltanto selezionati”, specifica il generale.

Pappalardo a Palermo: “Costruiamo ponte con la Tunisia”

Come noto il leader dei Gilet Arancioni ha depositato al Senato della Repubblica, alla Camera dei Deputati, alla Presidenza del Repubblica ed alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un documento in cui chiede le dimissioni immediate del Governo Conte e il ritorno alla Lira. Ad innescare la sua rabbia e l’indignazione di chi lo segue c’è soprattutto la questione Covid-19: “Hanno paura di noi – ha detto Pappalardo – hanno paura del popolo. I morti di coronavirus? Sono molti meno di quello che si pensa e che si dice. Ho controllato i dati Istat e c’è qualcuno che ci sta mentendo”.

“Tutto falso, non credo al coronavirus – dice un manifestante a Palermo – neanche metto la mascherina, non c’è bisogno, il virus non esiste”. “Hanno chiuso l’Italia per qualche morto – rincara la dose Pappalardo – ma come si fa? Governo incompetente, hanno sbagliato tutto e voi ci avete creduto”.