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Quanto conta il voto di maturità, una volta diplomati

Maturità: quanto conta il voto?

Quanto conta il voto di maturità? Nel range tra 60 e 100, con eventuale lode, può avere un ruolo chiave ad un colloquio per lavoro o università.

La maturità 2020 è iniziata, ma quanto conta il voto una volta diplomati? Il punteggio con il quale si conclude il proprio percorso di studio dimostra l’impegno e i risultati ottenuti in 5 anni di Superiori, per questo motivo ha una discreta incidenza ai colloqui di lavoro e quelli per l’ammissione nelle università.

Quanto conta il voto di maturità

Per l’università, il voto del diploma non influisce nella graduatoria dei corsi di laurea a numero chiuso, né quando si richiede l’ammissione a test d’ingresso o concorsi pubblici. Le poche eccezioni sono rappresentate da: numero di candidati: troppo alto rispetto ai posti indicati, domanda per atenei privati o stranieri.

Studenti con diplomi da 100, con o senza lode, spesso però possono beneficiare di detrazioni sulle tasse universitarie o d’iscrizione, in alcuni casi si tratta di un’esenzione totale.

Concorsi pubblici e lavoro

Per via del provvedimento legislativo numero 124 del 2005, il voto di maturità non influisce nei concorsi pubblici, ma possono esserci eccezioni. Come nel caso delle università, anche qui potrebbe rappresentare una discriminante qualora le richieste di ammissione superino i posti previsti.

Nel mondo del lavoro, al giorno d’oggi è tutto un’incognita ma il diploma spesso rappresenta un biglietto da visita. Ci sono datori che prediligono curriculum con studi accademici importanti, tenendo conto anche delle votazioni, mentre altri scelgono di dare giusto un’occhiata al percorso scolastico e al voto di maturità. In diversi casi infatti si concentrano di più sulle esperienze lavorative acquisite, ma il tutto è talmente soggettivo che sarebbe difficile definire una linea comune.