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Festa per il Napoli, scatta monitoraggio anti-covid di sette giorni

Coppa Italia, a Napoli scatta monitoraggio anticovid di sette giorni

La task force della Campania decide un monitoraggio anti-covid di sette giorni dopo la festa per la vittoria del Napoli, con relativi assembramenti.

Dopo la vittoria della Coppa Italia da parte del Napoli la gioia è stata incontenibile. Ma questo non giustifica comunque la grande festa in piazza nelle città partenopea, che ha creato grandi assembramenti e addirittura un ferito. Anche se i casi di coronavirus in Campania stanno diminuendo, non bisogna abbassare la guardia. Per questo la task force della regione Campania ha deciso un monitoraggio anti-covid di sette giorni, per monitorare tutti i casi di contagi riferibili alla festa per la vittoria della squadra.

Festa a Napoli, scatta monitoraggio anticovid

A far scattare il monitoraggio è Angelo D’Argenzio, responsabile Prevenzione della task force anti-Covid della Campania. Secondo il tecnico un monitoraggio di sette giorni, anziché dei quattordici a cui siamo abituati, sarà sufficiente, perché i sintomi tendono a comparire nei primi giorni dal contagio.

Il timore è quello che gli sforzi di questi mesi siano vanificati. La speranza di D’Argenzio è quella che le persone che hanno partecipato alla festa in piazza prendano le accortezza necessarie, distanziamento e auto isolamento. Allo stesso tempo esprime tranquillità rispetto all’episodio, che non considera possa far aumentare i contagi in maniera preoccupante.

“Diciamo che visti i pochi casi di Covid19 che si registrano ad oggi in Campania, – spiega in un’intervista a Napoli Fanpage – la situazione potrebbe non essere così allarmante come si possa pensare. I numeri dei positivi sono molto bassi e non credo che si discostino molto dalla realtà, perché anche il numero dei ricoverati è molto basso. Se ci fossero casi importanti con sintomatologia grave andrebbero in ospedale. Questo vuol dire che stiamo lavorando bene. Con questi dati, il rischio di generare un focolaio è molto basso“.

Nell’intervista D’Argenzio comunque raccomanda di non abbassare la soglia dell’attenzione: il virus esiste ancora e l’unico modo che abbiamo per sconfiggerlo è rispettare le misure di contenimento dei contagi.