> > Coronavirus, Zangrillo: "Addio alle mascherine entro fine giugno"

Coronavirus, Zangrillo: "Addio alle mascherine entro fine giugno"

Zangrillo coronavirus meno aggressivo

Se tutti continueranno a rispettare le norme sanitarie contro il coronavirus, secondo Zangrillo entro fine mese si potrà dire addio alle mascherine.

Il primario di anestesia e rianimazione al San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo ha annunciato che se i dati relativi ai casi di coronavirus continueranno ad essere positivi entro la fine di giugno sarà possibile dire addio alle mascherine, almeno all’aperto.

Zangrillo sulle mascherine

La dichiarazione dell’esperto, noto per aver affermato a fine maggio che “il virus non esiste clinicamente più, è giunta in un’intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale. Zangrillo ha spiegato che il lockdown si è rivelato efficace per l’Italia anche se dal punto economico è stato drammatico. Il distanziamento intelligente invece, quello che media tra prudenza e aperture, è invece per lui una buona misura che, se continuerà ad essere rispettata dai cittadini, consentirà a fine giugno di dire addio ai dispositivi di protezione all’aperto.

Ha poi spiegato che i dati degli ospedali milanesi segnano un’infezione con una sintomatologia più semplice e meno grave. L’ultimo paziente entrato nella terapia intensiva del San Raffaele risale infatti al 18 aprile e l’ultimo positivo ricoverato in reparto ordinario è dell’inizio di giugno. Ciò vuol dire secondo lui che “il Covid c’è ancora, non è mutato, ma l’interazione virus-ospite non dà più la malattia“. A dimostrarlo il fatto che i tamponi più recenti hanno mostrato una carica virale di gran lunga attenuata rispetto ai prelievi di uno o due mesi prima.


Ha poi continuato dichiarando che “è ora di ribadire una cosa: un paziente positivo non è malato. E il numero giornaliero dei contagi non ingrossa le fila dei malati“. Quanto all’ipotesi di una seconda ondata in autunno, secondo lui è molto remota e comunque anche se dovesse arrivare l’Italia ha acquisito molte più informazioni sul virus rispetto alla prima e ha le cure giuste da mettere in campo.