> > Coronavirus, Istat: la speranza di vita al Nord scende di 2 anni

Coronavirus, Istat: la speranza di vita al Nord scende di 2 anni

istat speranza di vita nord

La speranza di vita nelle regioni del Nord è scesa di 2 anni con l'emergenza coronavirus, i dati dell'Istat.

L’emergenza coronavirus si ripercuote anche nelle analisi dell’Istat, Istituto nazionale di statistica, in merito alla speranza di vita dei cittadini italiani: quest’ultima si è ridotta di 2 anni nelle regioni del Nord proprio a causa del Covi-19. Nel 2020 si assisterebbe a un ridimensionamento, in termini di aspettativa di vita, “significativamente più marcato nelle Province del Nord”: in quelle maggiormente colpite dal Covid-19, soprattutto nel Nord-ovest e lungo la dorsale appenninica, “si passerebbe da una speranza di vita alla nascita di quasi 84 anni, a una di circa 82”. Così l’Istat nel rapporto sugli scenari di mortalità che come prima firma tra i curatori ha proprio il presidente dell’Istituto, il demografo Gian Carlo Blangiardo. E tutto ciò nell’ipotesi “moderata”, intermedia tra lo scenario “ottimista” e “pessimista”.

Istat, i dati sulla speranza di vita al Nord

Nello specifico poi, nelle Provincie di Bergamo e Cremona, le più colpite dal Covid, la speranza di vita alla nascita si ridurrebbe di oltre 5 anni nello scenario “pessimista” elaborato dall’Istat. E a Bergamo la perdita, calcolando la vita che resta al compimento del 65 compleanno, raggiungerebbe addirittura i sei anni.

La premessa è che, a fronte di un aumento della mortalità complessiva di 42.634 unità nei mesi di marzo e aprile 2020, circa l’85% della crescita è concentrato in 37 Province del Nord più quella di Pesaro-Urbino. Qui i decessi sono quasi raddoppiati a marzo (+94,1%) e sono risultati superiori di circa due terzi in aprile (+66%). Su base nazionale, nei tre scenari descritti dall’Istat i decessi aumenterebbero tra 46.782 e 93.564, valore “che si allinea con alcune significative variazioni già registrate nel secondo dopoguerra”. Ma alla crescita contribuiscono per il 45% le Province di Bergamo, Milano, Brescia, Cremona e Torino. Mentre Roma fa segnare il maggior decremento dei morti su base annuale in valore assoluto.