Il filosofo Paolo Becchi contro il Corriere della Sera, accusa la famosa testata giornalistica di fomentare il terrore sul Coronavirus. Secondo quanto afferma, non si tratta di notizie false ma plasmate e trasformate in modo da fomentare una strategia del terrore.
Paolo Becchi sul Corriere: “Alimenta il panico”
Becchi ha espresso questo suo pensiero attraverso un post su Twitter, nel quale sostiene che l’articolo dal titolo “Lombardia, boom di pazienti ‘debolmente positivi’: ora sono il 50%” sia il perfetto esempio della sua teoria. “Pensavamo che si potesse essere positivi o negativi al virus. Ora che i positivi sono sempre meno il Corriere della sera per cercare in qualche modo di alimentare il panico si inventa i debolmente positivi”, scrive il filosofo.
“Per inciso, i debolmente positivi esistono, ma molteplici voci nella comunità scientifica sostengono che non siano infettivi, insomma che non costituiscono alcun pericolo per il diffondersi della pandemia”, specifica Paolo Becchi, a riprova del fatto che si discosti dall’accusare il Corriere della Sera di diffondere fake news.
Becchi contro il Corriere della Sera
Non è la prima volta che il noto accademico e blogger punta il dito sulla testata giornalistica. La sua battaglia contro il sensazionalismo e le campagne di terrore mediatico è conosciuta da tempo, con un occhio di riguardo però per il Corriere.
Di poco tempo fa, infatti, un altro tweet in cui riportava dell’allarmante notizia in merito a 79 nuovi decessi da Coronavirus, in un solo giorno. “All’interno dell’articolo si legge che di questi, ben 32 (cioè il 40%) sono riferiti a decessi avvenuti in giorni precedenti. Così funziona l’informazione…”, ha scritto Becchi.