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Da Luglio 2020 sarà obbligatorio accettare pagamenti con il POS

Pos_obbligatorio

Il Decreto Fiscale 2020 prevede che il pos sia obbligatorio nelle attività commerciali, nel tentativo di combattere la guerra fiscale

Stop ai soli contanti: da luglio 2020 accettare il pagamento con il POS sarà obbligatorio per tutti gli esercizi. Si chiama “Italia Cashless” ed è il piano del Decreto Fiscale 2020.

POS obbligatorio: la legge

Nell’ottica di combattere la guerra fiscale, il Governo ha le idee chiare e approva il Decreto Fiscale 2020. Al suo interno il piano “Italia Cashless”: da luglio 2020 sarà obbligatorio accettare pagamenti elettronici con il POS per tutte le transazioni tra i titolari di partita IVA e i consumatori finali.

All’interno del Decreto Fiscale sono previsti incentivi agli esercenti, artigiani e professionisti per l’uso del Pos, tramite il credito di imposta. Non solo: viene specificamente indicato un incentivo anche al consumatore finale all’utilizzo dei pagamenti elettronici. Si parla di un super bonus erogabile nel 2021 (altresì detto “Bonus Befana”) per tutti coloro che utilizzano in larga misura i pagamenti elettronici, tracciabili e trasparenti.

Le sanzioni

Per chi si rifiuterà di utilizzare il POS è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria di importo pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento . L’aggiunta della percentuale sul valore ha come fine quello di rendere proporzionale l’importo della sanzione alla transazione nel rispetto del principio di proporzionali.

Inoltre, il Decreto Fiscale 2020 prevede ulteriori sanzioni per chi si rifiuta di inserire il codice fiscale nello scontrino elettronico. Infine, ovviamente, sanzioni sono previste anche per per coloro che non trasmetteranno i corrispettivi elettronici all’Agenzia delle Entrate per la partecipazione alla lotteria scontrini, che entrerà in vigore dal 1° luglio 2020. Per questi contribuenti la multa andrà da un minimo di 100 ad un massimo di 500 euro.

Gli incentivi

Oltre alle sanzioni, è previsto un sistema di incentivi: al venditore viene infatti riconosciuto un credito di imposta pari al 30 per cento delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate. Agli operatori bancari spetterà quindi l’obbligo di trasmettere via telematica all’Agenzia delle Entrate le informazioni necessarie per verificare la formazione del credito d’imposta.