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Coronavirus, i bulgari fuggono dalla mini zona rossa di Mondragone?

Mondragone, bulgari positivi al coronavirus in fuga?

Alcuni immigrati bulgari avrebbero violato la zona rossa di Mondragone, isolata per il coronavirus. Ma la Polizia fornisce un'altra versione.

Farà discutere il caso degli immigrati bulgari che avrebbero violato la mini zona rossa della città di Mondragone per il timore coronavirus. Il caso è stato sollevato martedì 23 giugno, quando sui social circolava un video della presunta fuga degli immigrati da una zona isolata. A farne eco è stato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale della Campania di Davvero Verdi. Borrelli ha postato il video sul suo profilo social, mostrando preoccupazione per la situazione.

Mondragone, la zona rossa per il coronavirus e i bulgari

Nel comune in provincia di Caserta è stato scoperto un focolaio di Covid-19 in quattro edifici di case popolari. Si tratta del Complesso ex-Cirio: ben otto sono risultati positivi al coronavrius. Con un’ordinanza firmata dal governatore De Luca, si è imposta una piccola zona rossa nel complesso residenziale fino al 30 giugno. Secondo le prime indagini, il primo caso registrato è quello di un uomo di nazionalità bulgara, a cui si è aggiunto quello di una ragazza immigrata bulgara, che ha partorito all’ospedale di Sessa Aurunca. Dopo un’operazione di screening, d’accordo con il sindaco Pacifico, De Luca ha imposto una quarantena per i residenti in loco.

Immigrati bulgari fuggiti?

Ritornando al video, si vedono degli immigrati bulgari con materassi, che avrebbero violato la zona rossa. Gli immigrati, tutti in affitto, sarebbero stati sfrattati nella sera dai loro affittuari. Quelli in fila cercavano un riparo, alcuni venivano ospitati da amici. Stando a chi ha girato il video, il gruppetto di immigrati avrebbe violato la zona rossa disposta dall’ordinanza. Lo stesso sindaco di Mondragone ha chiesto di inasprire controlli. Una prima smentita è venuta dal comandante dalla Polizia, Davide Bonuglia. Secondo Bonuglia, gli immigrati erano liberi di muoversi perché la strada da loro imboccata “non era oggetto di chiusura“. In altre parole, gli immigrati bulgari non avrebbero violato alcuna zona rossa.

Secondo Il Mattino, però, la Polizia avrebbe risposta a chi segnalava la fuga degli immigrati dal mini-cluster. Stando a quanto riportato dal quotidiano, alcune donne sarebbero anzi andate a lavorare nei campi come braccianti. Per questo, sono costantemente sorvegliate dagli agenti.