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Coronavirus a Mondragone, De Luca: "In arrivo l'esercito nella zona rossa"

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La zona rossa di Mondragone sarà controllata dall'esercito, come richiesto dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha chiesto l’invio dell’esercito per presidiare la zona rossa di Mondragone, focolaio di nuovi casi di coronavirus. In supporto alle forze armate, giungeranno nel comune campano anche altri membri delle forze dell’ordine. Al momento i contagi rimangono fermi a 49.

De Luca si reca a Mondragone

De Luca ha infatti annunciato di essere stato a Mondragone per incontrare i responsabili dell’ordine pubblico e organizzare controlli rigorosi grazie al potenziamento dei servizi disposti da Prefettura e Questura. Con Asl e Istituto Zooprofilattico, ha continuato, si è stabilito che già dal 26 giugno nell’area contigua alla zona rossa dei cinque palazzi ex Cirio ci saranno i camper che consentiranno ai cittadini del paese di sottoporsi a tampone su base volontaria.

Confermato poi l’obbligo di quarantena per tutti i residenti nei palazzi ex Cirio con un appello al senso di responsabilità di ciascuno di loro. Infine l’impegno: “Risolveremo anche questa emergenza“.

Mondragone, in arrivo l’esercito nella zona rossa

Dopo un breve colloquio con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca ha deciso di inviare un contingente dell’Esercito a Mondragone. La città è stata ridefinita zona rossa, in seguito al focolaio di nuovi contagi rilevati lunedì 22 giugno.

Ho chiesto l’invio urgente di un centinaio di uomini delle forze dell’ordine per garantire il controllo rigoroso del territorioha scritto De Luca – il Ministro ha annunciato l’arrivo di un contingente dell’Esercito“.


Insufficienza di risorse

Appena due giorni fa – dichiara il sindaco Virgilio Pacifico – rappresentavo al Questore di Caserta l’insufficienza delle risorse umane impegnate per il rispetto dell’ordinanza regionale. Il Questore affermava la mia incompetenza in materia. Ho assistito personalmente ad un inaccettabile atto di insubordinazione di oltre 50 cittadini, stranieri e non, i quali uscendo dalle rispettive abitazioni e violando di fatto il cordone sanitario. Hanno creato paura nella cittadinanza, che ha dovuto assistere all’impotenza delle poche forze dell’ordine presenti. Al prefetto chiedo di adottare ogni misura al fine di ripristinare la legalità“.

Intanto i cittadini alle 16 di giovedì 25 giugno scenderanno in Piazza Falcone per manifestare pacificamente “contro l’immobilismo dell’amministrazione di fronte al problema creatosi in città“, come riportato sul comunicato girato sui social.