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Ndrangheta, blitz a Cosenza: indagati 21 affiliati dei Perna-Pranno

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All'alba i militari di Cosenza hanno effettuato un'operazione contro la ndrangheta: tra le accuse c'è l'associazione mafiosa.

Maxi blitz a Cosenza contro la cosca di ndrangheta Perna-Pranno. Questa mattina i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare contro 21 persone. I soggetti apparterrebbero a due diversi gruppi criminali entrambi espressione della stessa consorteria mafiosa operante in Calabria. L’ordinanza è stata emessa dal gip di Catanzaro su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia (Dda).

Cosenza, operazione contro la ndrangheta

Tutte le 21 persone sono accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, tentata estorsione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, lesioni personali, ricettazione e furto. Un’operazione che colpisce quindi molte delle attività della ndrangheta a Cosenza così come le hanno ricostruite gli investigatori. Una cosca storica che partecipò anche alla cosiddetta “Guerra di Cosenza” nel 1999.

I sequestri agli affiliati

Negli anni i magistrati hanno più volte colpito i Perna-Pranno anche con sequestri molto ingenti. Nel 2010 sono stati apposti i sigilli a beni per un valore di 4 milioni di euro ad un affiliato finito in carcere. Più recentemente la cosca di ndrangheta a Cosenza è finita al centro di un cold case risolto dopo ben 39 anni.

L’omicidio dell’imprenditore

Nel marzo scorso due persone sono state arrestate per l’omicidio dell’imprenditore Santo Nigro, ucciso il 19 novembre 1981. Negli anni di una faida con un’altra cosca, i Perna-Pranno avevano aumentato le richieste estorsive a commercianti ed imprenditori per finanziarsi. Nigro, però, si era rifiutato di cedere e la sua uccisione doveva servire da monito.