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Coronavirus a Mondragone: De Luca pronto a chiudere la città

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De Luca è pronto a chiudere tutta la città se dovessero aumentare i casi di Coronavirus a Mondragone.

Proteste e tensioni nella zona rossa istituita da Regione Campania dopo le avvisaglie di un possibile focolaio: così Mondragone, nella giornata del 25 giugno, è diventata protagonista di un nuovo capitolo della pandemia di Coronavirus in Italia. Scontri tra braccianti bulgari e italiani residenti nell’area dei palazzi ex Cirio. Tensione palpabile, tant’è che il Governatore De Luca ha chiesto immediati soccorsi alla Lamorgese, titolare del Viminale, per ottenere l’invio dell’esercito.

Nel frattempo i contagi a Mondragone continuano ad aumentare: l’ultimo bollettino aggiornato al 26 giugno di Regione Campania evidenzia 43 soggetti riscontrati positivi. Non ci sarebbero grossi problemi se si rispettassero le ordinanze. In provincia di Caserta si segnalino almeno 4 persone risultate positive e non più rintracciabili. Una bomba a orologeria per la salute pubblica che preoccupa il Governatore De Luca.

Coronavirus a Mondragone: l’annuncio di De Luca

Ed è per questo che il Governatore della Regione Campania ha annunciato di essere pronto a istituire la zona rossa a Mondragone estendendola a tutta la città e non più solo per l’area coinvolta nel piccolo focolaio originario. Vincenzo De Luca attenderà ancora due o tre giorni: “Quando avremo fatto 3 o 4mila tamponi alla fascia di popolazione che è intorno alle palazzine, potremmo dire di avere un quadro chiaro e netto della situazione”.

De Luca spiega che, se i positivi a Mondragone dovessero essere solamente poche unità, “vuol dire che la situazione è pienamente sotto controllo. Se dovessimo avere cento positivi si mette in quarantena tutta la città di Mondragone. Dobbiamo essere estremamente responsabili tutti quanti. Noi stiamo facendo quello che non hanno fatto da dieci anni. Poi vedremo le operazioni di legalità che bisogna fare. Perché abbiamo anche qualcuno che fa, contemporaneamente, l’operazione di fitto in nero e poi magari protesta”.

Affitti in nero a Mondragone

Un secondo problema di Mondragone, come evidenzia anche De Luca, è quello degli affitti in nero: “C’è una richiesta degli occupanti di non pagare i fitti, non ho capito perché. Se possiamo dare una mano, daremo una mano. Ma intanto si rispettano le regole: tutti chiusi in casa. Quando abbiamo fatto la quarantena in altre realtà della regione non abbiamo garantito i fitti, abbiamo chiuso e basta”.

Il Governatore della Regione Campania spiega anche che, se necessario, “daremo una mano, ma a condizione che ognuno rispetti rigorosamente la quarantena. Da questo momento nessuno esce e nessuno entra dalle cinque palazzine“. Dalla notte del 26 giugno c’è il pieno controllo dell’area di Mondragone grazie all’impegno preso con De Luca da parte del “Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia. Se ci sarà un controllo rigoroso nel giro di pochi giorni riusciremo a spegnere anche questo focolaio senza danneggiare enormemente le attività economiche di Mondragone”.