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Coronavirus, Remuzzi: "Scienziati italiani uniti, ma il virus circola"

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Secondo Giuseppe Remuzzi gli scienziati italiani sono uniti in un unico fronte quando parlano del coronavirus: a differenziarli sarebbero sfumature.

Intervistato dall’AdnKronos Salute, il direttore dell’Irccs Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Giuseppe Remuzzi è intervenuto in merito alle presunte divergenze all’interno del consesso scientifico circa la pandemia di coronavirua. Per il medico ematologo gli scienziati italiani sarebbero infatti sostanzialmente tutti posti su un unico fronte quando si parla di Covid-19 e le uniche eventuali differenza di opinione in merito sarebbero nell’ordine delle sfumature.

Coronavirus, Remuzzi sugli scienziati italiani

Secondo Remuzzi, il mondo scientifico italiano si presenterebbe compatto quando si parla di coronavirus: “Gli scienziati italiani non sono divisi: si tratta di sfumature, ma diciamo tutti la stessa cosa”. Affermazioni che tuttavia sembrano contrastare con i dibattiti tra ricercatori che i giornali italiani pubblicano ogni giorno in prima pagina, non ultimo quello tra il primario del San Raffaele Alberto Zangrillo e il virologo Andrea Crisanti in merito alla virulenza del coronavirus.

Parlando poi dei nuovi focolai esplosi in tutto il Paese, Remuzzi afferma: “In Lombardia non ci sono nuovi malati in pneumologia e in rianimazione, e la carica virale dai nuovi tamponi positivi è molto bassa. Ma i focolai che si stanno registrando in Italia ci dono che il virus circola ancora. E dunque è importante mantenere rigorosamente il rispetto delle misure”. Soltanto negli ultimi giorni sono infatti emersi nuovi cluster di coronavirus a Mondragone e a Bologna, che stanno mettendo in dubbio il possibile contenimento dell’epidemia.