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Ponte di Genova, parenti vittime: "Non partecipiamo all'inaugurazione"

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"Per noi la ricostruzione del ponte non riuscirà mai a ricostruire quello che abbiamo perso", dicono i parenti delle vittime del ponte Morandi.

In seguito a un’assemblea di comitato e un lungo dialogo a distanza con il sindaco e commissario Marco Bucci, i familiari delle vittime del ponte Morandi hanno deciso di non partecipare all’inaugurazione della nuova struttura. Parlando del nuovo ponte di Genova, Egle Possetti, portavoce dei parenti delle vittime, ha detto: “Saremo onorati se nella cerimonia saranno nominati i nostri cari, che meritano un posto in prima fila. Ma come comitato non parteciperemo alla cerimonia di inaugurazione. Quel momento in quel luogo non può essere parte di noi”.

La scelta è stata presa dopo settimane di polemiche, progetti annullati e interventi istituzionali, come quello del presidente Mattarella, che ha chiesto una cerimonia il più possibile sobria. “Da sempre pensiamo che i motivi di festeggiamento dovrebbero essere altri, si legge nella nota del comitato. All’inaugurazione del nuovo viadotto sulla Valpolcevera non mancheranno le istituzioni, le Frecce tricolori e bande musicali, ma non chi ha perso i propri cari sotto le macerie del ponte Morandi.

Nuovo ponte di Genova: i parenti delle vittime

È stato molto difficile assistere in questi mesi alle molte cerimonie e come abbiamo sempre sostenuto, per l’origine “indegna” che ha avuto questa costruzione”, ha spiegato Egle Possetti. Quindi ha tenuto a sottolineare: Il nostro cuore e quello di molti cittadini ha sempre sperato in un’inaugurazione sobria. Ci siamo mossi con forza quando abbiamo capito che l’evento di inaugurazione avrebbe potuto diventare un evento mediatico di gran festa. “Non ci siamo opposti a concerti di musica classica, ma francamente a un certo punto si era generata una tale confusione nell’informazione che per tutti penso sia stato difficile dipanare la matassa. Per noi purtroppo la ricostruzione del ponte, che dovrebbe unire nuovamente la città, non riuscirà mai a ricostruire quello che abbiamo perso”, ha aggiunto.

“Il lavoro che è stato fatto è molto, le persone che hanno operato nella ricostruzione meritano il nostro rispetto, ma questo ponte per noi ha un significato ben preciso che ci strazia il cuore”, si legge nella nota del comitato. I parenti delle vittime hanno chiesto al sindaco Bucci un momento intimo di inaugurazione del “Cerchio dei 43 alberi”, il memoriale temporaneo che sarà installato sotto al ponte.

“Dopo le nostre pressanti richieste e l’importante intervento del Presidente Mattarella, la cerimonia di inaugurazione ha acquisito connotazioni di sobrietà, soprattutto in rispetto di coloro che da quel ponte non sono più tornati”, fanno sapere i familiari. “Ringrazieremo personalmente il Presidente nell’incontro privato che avremo, sia per il suo intervento in questa vicenda sia per averci permesso di parlare con lui e comunicare il nostro sentire. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuti e che ci sosterranno in futuro perché nessun nuovo ponte possa cancellare quello che è stato”, si legge ancora nella nota.