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Covid, Galli: "Seconda ondata come la Spagnola? Non è il 1918"

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Massimo Galli risponde a Guerra sulla seconda ondata di Covid come la Spagnola nel 1918. Ma evidenzia: "Il virus circola ancora".

Massimo Galli è diventato uno dei volti mediatici più noti degli ultimi mesi: in piena pandemia da Covid, infatti, l’infettivologo è spesso ospite di programmi televisivi per fare il punto della situazione su quella che è l’emergenza sanitaria in Italia. Nella giornata del 26 giugno, per esempio, gli italiani sono rimasti abbastanza ‘scossi’ dalle parole utilizzate da Guerra dell’Oms che ha paragonato il Coronavirus alla Spagnola, l’influenza del 1918.


Difatti, secondo il consulente del Ministro Speranza, anche la malattia che caratterizzò il secolo scorso ebbe un comportamento analogo al nuovo Coronavirus: sparì in estate per tornare in autunno e causare oltre 50 milioni di morti in tutto il mondo. Ma Massimo Galli, infettivologo del Sacco di Milano, non ha dubbi in merito e a Otto e Mezzo ha espresso il proprio pensiero.

Covid, Galli contro Guerra

Secondo l’infettivologo non si possono paragonare Coronavirus e Spagnola per un semplice motivo: è mutato il contesto storico. Il 2020 non può essere paragonato al 1918. Ma su una cosa sono d’accordo Galli e Guerra: il Covid è tutt’altro che vinto. Come spiega il primario dell’ospedale Sacco di Milano, in riferimento ai nuovi focolai registratisi in Italia.

Ma al contempo dimostra la capacità, probabilmente, dei vertici governativi e sanitari italiani di saper ‘affrontare’ il Coronavirus: “Mi auguro che il fatto di aver trovato questi 10 focolai sia espressione della capacità affinata di fare interventi a livello territoriale e accorgersi di fenomeni come questi prima che sia troppo tardi. Alcuni di questi fenomeni hanno connotazioni preoccupanti e ci dicono che la storia non è finita”, ha sottolineato Galli.