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Sileri: "Ci saranno nuovi focolai Covid, ma non sarà come la Spagnola"

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Sileri ha mostrato scetticismo nei confronti dell'ipotesi di una seconda ondata di Covid-19 come la Spagnola.

Il viceministro alla salute, Pierpaolo Sileri, ha mostrato scetticismo nei confronti dell’ipotesi di una seconda ondata di Coronavirus come la Spagnola.

Le dichiarazioni di Pierpaolo Sileri

Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il viceministro alla salute, Pierpaolo Sileri, ha dichiarato: “Ci saranno nuovi focolai di Coronavirus, ma adesso sappiamo cosa fare”. Sottolineando che “quello che è stato fatto in Italia ha funzionato e continuerà a funzionare. Basta usare il buon senso e indossare la mascherina. Però al minimo segnale d’allarme, un colpo di tosse con febbre, restiamo a casa e chiamiamo il medico”.

Per poi aggiungere: “Il contagio zero non ci sarà mai, fino all’arrivo del vaccino. Vincere la battaglia col virus non significa eliminarlo. Vuole dire passare da un’ondata violenta ad una fase di controllo”. In merito ad una possibile seconda ondata, inoltre, ha affermato: “La Spagnola tornò in autunno facendo una strage ma era una situazione ben diversa. Mancavano cure e servizi sanitari. Francamente faccio fatica a ipotizzare un’ondata così travolgente”.

Sempre Sileri, intervistato da Tgcom24 ha affermato: “Non credo in una seconda ondata come accadde per la Spagnola. Credo in focolai che potranno anche essere molteplici ma la nostra bravura sarà quella di contenerli avendo anche il coraggio di ricreare aree rosse anche più o meno vaste dove sarà necessario. Ma una seconda ondata violenta come quella avvenuta in Lombardia in cui morivano mille persone al giorno non credo assolutamente che tornerà. Certo, dobbiamo mantenere queste misure di difesa, alla quale aggiungo che quando si hanno dei sintomi bisogna chiudersi in casa e chiamare il medico di base. Siamo in una fase cronica e bisogna badare alla nostra salute”.