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Lopalco: "Stare in gruppo è pericoloso, rischio focolai"

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Con gli assembramenti si rischia di creare nuovi focolai: l'allarme è lanciato da Lopalco.

Il messaggio è chiaro: il Coronavirus è ancora presente in Italia. C’è chi lo paragona a quello del Brasile, chi decide di chiudere le piazze della Movida e chi, invece, sostiene che il virus ormai abbia una carica virale molto bassa. E poi c’è Pier Luigi Lopalco, virologo ed epidemiologo, nonché consulente per l’emergenza sanitaria in Regione Puglia. In un’intervista a Il Messaggero il suo pensiero è chiarissimo: “Evitare gli assembramenti perché c’è il concreto rischio di nuovi focolai”.

Del resto, in queste settimane l’Italia ha avuto piccoli cluster un po’ ovunque lungo tutto lo stivale. I più recenti e ‘celebri’ sono senza dubbio quelli di Mondragone e alla Bartolini di Bologna. Ma non sono gli unici. Per questo motivo Lopalco invita alla calma e a seguire le regole imposte dall’Oms. “I soggetti fragili sono quelli più a rischio – ribadisce il capo task force della Puglia -, gli assembramenti che non comportano nuovi contagi sono solo una falsa credenza”.

Lopalco: “Rischio nuovi focolai”

La possibilità che si vengano a creare nuovi focolai è concreta. Specie se non si seguono regole. Ma per Lopalco l’errore è spesso anche comunicativo. Sia da parte degli scienziati che dagli enti governativi. Verso i primi, infatti, l’epidemiologo si rivolge con toni durissimi: “Parlano liberamente, portando ciascuno un pezzetto di verità, ma con il rischio di confondere la popolazione e non per cattiveria, ma perché sono abituati ai contesti scientifici, dove si parla tra pari e le modalità di comunicazione sono completamente diverse dai social o dalla televisione”.

E le istituzioni, dal canto loro, non fanno nulla per chiarire le idee dei cittadini in merito al Coronavirus. “Sono sparite dai radar del dibattito popolare. Dovrebbero dare la linea sulle strategie e parlare ai cittadini, ma sono mute: la loro informazione è assolutamente debole”.