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Coronavirus, corriere di Bartolini accusato di essere un untore

cartello furgone bartolini covid

Su un furgone della Bartolini, azienda in cui sono stati registrati casi di coronavirus, un corriere ha trovato un cartello con la scritta "untore".

Un cartello con la scritta “untore” è stato lasciato su un furgone della Bartolini, azienda che ha registrato diversi casi di coronavirus tra i dipendenti. L’azienda ha denunciato l’episodio, chiarendo come i corrieri abbiano contratto il virus involontariamente, portando a termine le loro mansioni con professionalità e senza alternative.

Coronavirus, corriere di Bartolini “untore”

Su un furgone dell’azienda Bartolini un dipendente ha trovato un cartello con la scritta “untore”, dopo che alcuni corrieri risultati positivi al covid nelle scorse settimane. Il fatto è accaduto nella zona Roveri di Bologna, luogo in cui i tamponi hanno confermato la positività al virus dei dipendenti.

L’avvocato dell’azienda Cathy Latorre ha denunciato l’episodio sul suo profilo Facebook: “Il lavoratore ha chiesto di restare anonimo per paura di eventuali ritorsioni, e già questo dimostra che ci muoviamo in una vicenda dai contorni poco chiari”.

Untori inconsapevoli

La legale poi prosegue il suo post ricordando che “in attesa dell’indagine della magistratura, che la sicurezza nei luoghi di lavoro è responsabilità dell’imprenditore”.

L’avvocato ha poi fatto un cenno alle accuse rivolte ai corrieri, rifiutando l’accusa di untori: I fattorini della Bartolini non sono untori, ma semmai lavoratori che hanno contratto il virus senza volerlo […] È chiaro che nessuno decide di rischiare la propria vita per portare a casa uno stipendio che basta appena a sopravvivere e, se lo fa, è perché non ha alternative”. Infine, un messaggio diretto alla città in questione, Bologna (dove è stato chiuso anche un centro estivo a causa dei contagi): “Tira fuori gli anticorpi contro odio e pregiudizio e apri gli occhi”.