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Coronavirus, nuovo focolaio a Santo Stefano di Camastra

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Paura Coronavirus in provincia di Messina: si segnala un nuovo focolaio a Santo Stefano di Camastra. Sono due i positivi, 23 in quarantena.

Il Coronavirus torna a spaventare il Mezzogiorno. Dopo i focolai di Mondragone (Campania) e Palmi (Calabria), si registra un nuovo focolaio a Santo Stefano di Camastra, in provincia di Messina. Si tratta di un cluster nato in virtù della presenza di una coppia di signori rientrati dal Nord. Ciò ha comportato la positività dei due e la messa in quarantena di 23 soggetti.


Santo Stefano di Camastra vive l’incubo Coronavirus e teme un nuovo focolaio. La città delle ceramiche è corsa subito ai ripari tant’è che l‘Asp di Messina sta già ripercorrendo tutti i contatti della coppia al fine di mettere in sicurezza l’area territoriale.

Coronavirus, focolaio a Santo Stefano di Camastra

A commentare la notizia è il primo cittadino del Comune in provincia di Messina, Francesco Re: “I nostri due concittadini risultati, pur se asintomatici, positivi all’esame tampone Covid-19, prontamente, si sono posti in auto-isolamento e quarantena”.

Il sindaco della città messinese ha spiegato come Santo Stefano di Camastra abbia potuto provvedere: “Grazie alla loro immediata e responsabile collaborazione, a ricostruire la catena dei contatti interpersonali degli ultimi giorni e conseguentemente a mettere in quarantena vigilata e/o isolamento, chiunque, in ragione dei contatti avuti, fosse a rischio di potenziale contagio. Per costoro ho provveduto immediatamente a richiedere l’urgente effettuazione di esami tampone che conto possano essere effettuati con estrema celerità”.

Francesco Re, con l’occasione dei nuovi contagi di Coronavirus a Santo Stefano di Camastra, ha voluto ricordare le regole da seguire: “Obbligatorio e non derogabile l’uso costante della mascherina in tutti gli ambienti trafficati dove è potenzialmente a rischio il venir meno del rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Divieto assoluto di assembramento in spazi e locali pubblici. Mi auguro che grazie alla responsabile e matura collaborazione di tutti, si possa evitare, nelle prossime ore, di dover rendere necessaria la reintroduzione di ulteriori e già sperimentate misure di prevenzione e contenimento rischio epidemiologico”.