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Omicidio a Ragusa, ucciso ex collaboratore di giustizia

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Un regolamento di conti negli ambienti mafiosi ha portato a un omicidio a Ragusa con la morte di un ex collaboratore di giustizia.

Torna a spargersi il sangue in Sicilia con regolamenti di conti in ambienti mafiosi. La giornata del 30 giugno si è risvegliata nel segno di Cosa Nostra.

Non solo per gli arresti che hanno portato alla misura restrittiva del carcere ben 11 ‘soldati’ appartenenti al feudo di Totò Riina, ma anche a causa di un omicidio che si è consumato in provincia di Ragusa, a Vittoria.

Omicidio a Ragusa

Come riportano le cronache locali, infatti, nella notte di martedì 30 giugno, è stato ritrovato il cadavere di un ex collaboratore di giustizia. L’uomo è stato assassinato nelle campagne di Vittoria, provincia di Ragusa, probabilmente per un regolamento di conti. In passato, infatti, aveva “cantato” con le forze dell’ordine. Un chiaro segnale di tradimento delle ‘leggi’ mafiose.

La vittima dell’omicidio di Ragusa aveva 50 anni ed è stata trovata senza vita nelle campagne di Vittoria, nel ragusano. L’uomo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. Per tutta la notte del 30 giugno sono stati sul posto il medico legale e il pm di turno. A trovare il corpo del 50enne, le cui generalità sono Orazio Sciortino, è stato un passante che era nella zona dove possiede un terreno, sulla strada che collega Vittoria a Santa Croce Camerina, nel Ragusano.

Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile di Ragusa e dal commissariato. Un fatto di sangue che preoccupa i magistrati: la paura, infatti, è che possa esserci una nuova guerra intestina a Cosa Nostra per ‘giochi di potere’.