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Ats Bergamo, polmoniti sospette da dicembre: "Nessun caso covid-like"

Ats Bergamo, polmoniti sospette da dicembre: "Nessun caso covid-like"

L'Ats di Bergamo ha dichiarato che le polmoniti sospette emerse da dicembre non sono riconducibili al Covid, ma sono in linea con la stagione.

I casi di polmoniti sospette riscontrate nella provincia di Bergamo tra dicembre e febbraio non avrebbero nulla a che vedere con il Covid-19. Questo è quando dichiarato dall’Ats di Bergamo, dopo la denuncia dei 110 casi sospetti all’ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo. Nessuno dei ricoveri effettuati in quel periodo infatti sono “Covid-like” e i numeri risultano in linea con quelli degli anni precedenti.

Bergamo e le polmoniti sospette: non era Covid

Dopo la denuncia per le 110 polmonite sospette tra dicembre e febbraio, prima quindi dello scoppio dell’epidemia in Italia, l’Ats di Bergamo ha svolto approfondimenti. Dall’analisi di casi di polmoniti virali, broncopolmoniti e altre polmoniti, risulta che nessuna di queste fosse “Covid-like”, cioè con sintomi assimilabili al coronavirus.

“Gli esiti del lavoro sui ricoveri, in sintesi, consentono di affermare con discreta ragionevolezza come non siano riscontrabili evidenze statistiche tali da produrre il sospetto di una presenza precoce di ricoveri per polmoniti da SARS COV-2 nella Provincia di Bergamo nei mesi di dicembre 2019 e nel bimestre gennaio e febbraio 2020 (confrontati con lo storico degli anni 2017 e 2018)”, si legge in una nota dell’Ats.

Non solo: confrontando i numeri dei ricoveri con lo stesso trimestre degli anni precedenti, emerge che i numeri sono in linea agli anni precedenti. E che quindi quei ricoveri sono da assimilare all’influenza stagionale. L’azienda sanitaria ha poi concluso che quindi non esistono al momento elementi sistematici per affermare l’evidenza della presenza di ricoveri per polmoniti Covid-like di rilevante entità nei mesi di dicembre 2019 e gennaio 2020.