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Bimba scomparsa al confine con la Slovenia: bugia per impietosire agenti

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La polizia slovena ha spiegato che la notizia della bimba di 6 anni di nazionalità indiana scomparsa al confine tra Slovenia e Italia era inventata.

La notizia relativa alla bimba di 6 anni scomparsa al confine tra Slovenia e Italia, nella giornata di giovedì 2 luglio sarebbe una bugia raccontata per impietosire i poliziotti. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine slovene tutta la storia sarebbe inventata perché nel gruppo di migranti fermati la mattina stessa non era presente alcuna bambina.

Bimba scomparsa tra Slovenia e Italia: era una bugia

Non è mai esistita una bambina nel gruppo dei migranti indiani fermati questa mattina in Slovenia nei pressi del confine con l’Italia nella zona di San Servolo“, ha spiegato la Polizia di frontiera della questura di Trieste. Secondo quanto ricostruito il gruppo di richiedenti asilo, composto da sei maschi e adulti, avrebbe inventato una bugia per sperare che le autorità che li avevano fermati fossero compassionevoli per il proprio destino.

Quando gli agenti sloveni hanno cercato di scavare nella vicenda, il racconto dei migranti ha infatti iniziato a vacillare e presentare incongruenze. Così questi ultimi si sono visti costretti ad ammettere che con loro non c’era mai stata alcuna bimba di sei anni.

I fatti

Nella giornata di giovedì 2 luglio, una bimba di soli 6 anni è scomparsa al confine tra Slovenia e Italia, nella zona di San Servolo (Carso), senza lasciare tracce. I genitori di nazionalità indiana erano stati fermati per un controllo che avrebbe spaventato la bambina, facendola fuggire via.

Sono già entrati in azione i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Trieste per le prime ricerche. Sul versante italiano, si sono poi aggiunte due unità del Tas (topografia Applicata a Soccorso), due unità Speleo Alpino Fluviale, il Soccorso Alpino e un elicottero del Nucleo Volo venezia.

Sul versante sloveno sono in corso le ricerche le forze dell’ordine, coadiuvate dai vari soccorsi alpini e dai nuclei speciali che monitorano costantemente la zona.