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Coronavirus, Ricciardi: "Seconda ondata ci sarà, ma non temiamola"

ricciardi proroga stato emergenza

Ricciardi guarda con fiducia al futuro ma sa che una seconda ondata da Coronavirus è molto probabile.

Seconda ondata sì o no? È il grande dilemma dell’estate 2020. Un tormentone quasi ai livelli delle hit estive. E ognuno dice la propria. I virologi dibattono animosamente: tra chi sostiene che il virus ormai sia mutato e chi, invece, ribadisce come sarà alle porte dell’Italia, nuovamente in forma aggressiva, già da settembre. Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della Salute, si pone in una posizione di mezzo sulla seconda ondata di Coronavirus. Ci sarà, ma che non sarà violenta come la prima. O almeno, questa è la sua speranza.

In un’intervista ad Agorà, su RaiTre, Ricciardi ha commentato così il futuro del Bel Paese sulla lotta al Coronavirus: “In Italia abbiamo una situazione particolarmente positiva: se continuiamo così in alcune Regioni ci sarà presto l’azzeramaneto dei casi. La Lombardia da sola ha il 50% dei casi e lì dobbiamo stare ancora attenti”.

Ricciardi e la seconda ondata da Coronavirus

Ciò non toglie, però, che la seconda ondata di casi da Coronavirus ci sarà. È un evento a cui bisogna prepararsi quanto prima, senza temerlo. “Se ci organizziamo non sarà drammatica. Lo stiamo facendo? Sì ma non nella maniera più rapida, perché dipende dalle Regioni”.

Secondo lo scienziato con un ruolo anche nell’Oms, infatti, in Italia ci sarà una situazione analoga a quella attuale per quanto concerne i cluster: “Avremo una serie di piccoli focolai che dovremmo circoscrivere – spiega ancora Ricciardi -. Consiglio di scaricare l’app Immuni perché sarà preziosa nel caso di una seconda ondata”. Infine, per il consigliere di Roberto Speranza è importante mutare forma mentis: “Non possiamo più ragionare come si faceva prima del Coronavirus”.